SIENA – L’Enoteca Italiana di Siena è pronta a rinascere. Un consorzio si è aggiudicato il marchio per un cifra di poco superiore ai 30mila euro.

L’offerta è stata fatta da un gruppo composto da Il Girasole Srl, l’azienda Vini di Toscana, Mulinum e con la partnership di autorevoli enti e l’azienda Vini di Toscana di Montepulciano e internazionale. A coordinarlo l’imprenditrice, attiva nel settore dei rifiuti, Elena D’Aquanno.

“Come un’araba fenice, l’Enoteca Italiana Siena rinascerà dalle sue ceneri, recuperando il ruolo originario ed originale dell’ente e arricchendo l’offerta di nuove risorse e contenuti. Nel corso della sua storia lunga quasi un secolo EIS è riuscita ad intersecare commercio, enogastronomia, cultura, promozione, tutela e diffusione del ‘buon bere’ made in Tuscany e made in Italy, dalla sua ‘casa naturale’ tra le mura dalla medievale Fortezza Medicea. Una storia che vogliamo riprendere dove si è interrotta e attualizzare grazie alle eterogenee competenze degli imprenditori e dei soggetti non economici che hanno dato e vorranno entrare in questo progetto”, ha affermato Elena D’Aquanno.

A dare al progetto un respiro “scientifico” e garanzia di qualità il partenariato con l’Accademia Italiana della Vite e del Vino, Ente Morale che riunisce i massimi esperti e studiosi in campo di enologia e viticoltura, fondata a Siena nel 1942 e attualmente attiva nella sede di Firenze presso l’Accademia dei Georgofili.

Una collaborazione finalizzata a restituire un ruolo di primaria importanza per Siena e per il suo territorio come polo attrattivo del mondo enologico italiano e che si sostanzierà, tra l’altro, con la riapertura di una sua sede in città, destinata ad ospitare una parte del suo preziosissimo archivio documentale e bibliografico, così da essere parte attiva ed integrante per la creazioni di iniziative, incontri, workshop, seminari e corsi che facciano convergere su Siena le maggiori eccellenze accademiche del comparto.

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