Ragazzi che vogliono fare l’università e abitano lontano, lavoratori fuori sede, anziani soli, migranti, docenti che insegnano a chilometri di distanza da casa. In sintesi chiunque cerchi un posto per vivere messo direttamente in relazione con chiunque di posto in casa ne ha. Ecco “Aggiungi un posto in casa – Abitare solidale”, l’innovativo progetto della giunta Tambellini, che sperimenterà un approccio totalmente nuovo e trasversale per le politiche abitative, una sorta di modello-Lucca dell’abitare che potrebbe diventare esempio anche per comuni e territori vicini.

L’assessore Del Chiaro: «Chiave che rivoluziona le politiche abitative» Il protocollo dell’abitare solidale è promosso da Comune di Lucca e Auser Abitare Solidale. «Mettere in relazione chi ha posto in casa con chi un posto lo cerca – spiega l’assessore al sociale, alle politiche giovanili e abitative, Lucia Del Chiaro -, sembra una cosa banale e invece può essere la chiave che rivoluziona le politiche abitative». L’amministrazione comunale aderisce al protocollo dell’abitare solidale, che nasce, per volontà di Auser Abitare Solidale, come espressione di un approccio innovativo ai temi della domiciliarità degli anziani nel lontano 2008. Dopodiché il progetto, divenuto ormai servizio duraturo e buona pratica dell’abitare, ha esteso la propria rete di riferimento, andando a includere chiunque abbia bisogno di una casa e coinvolgendo direttamente coloro che, volontariamente, decidono di mettere a disposizione la propria abitazione. Per aderire al progetto, sia come famiglia che vuole condividere la casa sia come singolo che cerca una stanza, è possibile contattare Auser Abitare Solidale a questi contatti: abitaresolidaleauser@gmail.com; 3204317644.

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