PIOMBINO (LI) – Occorre andare oltre le rassicurazioni e passare ai fatti per quanto riguarda il pagamento degli arretrati ai 470 lavoratori.
È il parere della Toscana sull’esito del tavolo tenutosi ieri, giovedì 2 ottobre, al Mimit per la vertenza Magona di Piombino. Le promesse di Liberty Steel, fa notare il consigliere del Presidente della Regione per il lavoro e le crisi aziendali che oggi ha partecipato all’incontro, sono già state tradite nelle settimane scorse e serve passare dalle parole ai fatti.
Per la Regione il quadro resta preoccupante anche sul tema cruciale della cessione dello stabilimento. Secondo il consigliere, la decisione della proprietà di procedere alla composizione negoziata della crisi lascia intatta l’urgenza di arrivare il più rapidamente possibile al passaggio di mano dello storico sito siderurgico a un nuovo investitore.
Passaggio che deve avvenire, oltre che celermente, tutelando gli asset e garantendo continuità produttiva, salariale e occupazionale, inclusi lavoratori interinali e quelli dell’indotto, di cui l’amministrazione regionale si è fatta già carico, come dimostra la recentissima richiesta di prolungamento della Cig per gli addetti in appalto del servizio mensa.
In linea generale, la Toscana non smette di chiedere attenzione sul rilancio del polo di Piombino e conferma il suo impegno ricordando la sottoscrizione formale da parte del presidente della Regione dell’Accordo di Programma con Metinvest, la riunione nei giorni scorsi a Roma sulle questioni ambientali nell’ambito dell’intesa con Jsw Steel Italy, e gli investimenti nel porto di cui la Regione è diretta promotrice e finanziatrice.