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Antonio Bicchi

Creare mani robotiche capaci di manipolazioni come quelle umane. E’ la chiave del progetto europeo ‘Soma’ (Soft Manipulation), che partirà ufficialmente domani e che punta a sviluppare un sistema artificiale di manipolazione innovativo, che sia semplice da programmare, ma anche affidabile e robusto. Partner italiani del progetto, coordinato dall’Università di Berlino, sono l’Università di Pisa e l’Istituto italiano di tecnologia di Genova.

L’innovazione «Puntiamo – sottolinea Antonio Bicchi, docente di robotica al centro ‘Piaggio’ dell’ateneo pisano e senior scientist all’Iit – ad una capacità di manipolare in grado di adattarsi alle diverse caratteristiche fisiche dell’ambiente come quella umana». Questo grazie alla capacità della mano di «leggere» i segnali attivati dal sistema nervoso. Tutto ciò apre la strada a una nuova generazione di robot industriali e di servizio in grado di operare in ambiente reale e con gli esseri umani. Tra i partner del progetto Soma, spiega una nota dell’Università di Pisa, «ci sono infatti due realtà industriali, che forniranno i primi banchi di prova per la tecnologia sviluppata». Sono Ocado, la più grande catena mondiale di supermercati, che testerà le potenzialità di applicazione di Soma nell’agricoltura e nell’industria alimentare, per esempio nel manipolare oggetti facilmente deperibili, come i frutti, e la Disny, che sperimenterà la sicurezza dei nuovi sistemi di manipolazione in contesti un cui i robot devono coesistere e interagire con gli esseri umani.

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