Altri due grandi nomi dell’enologia mondiale si aggiungono all’albo d’oro del Premio Internazionale Vinitaly, istituito da Veronafiere nel 1996. Si tratta della cantina Livio Felluga, come riconoscimento dell’eccellenza raggiunta e al grande uomo e decano del vino che l’ha creata, e dello Chateau Cheval Blanc guidata da Pierre Lurton.

Queste le motivazioni:

“L’azienda di Livio Felluga, di origine istrana trasferitosi con la famiglia in Friuli Venezia Giulia, è una delle più grandi realtà vinicole della regione, con 125 ettari da cui vengono prodotti i tipici eccellenti vini friulani, dalla Malvasia alla Ribolla Gialla al Friulano, ma anche il Terre Alte, uno dei più grandi vini bianchi italiani da assemblaggio. La Livio Felluga si è sempre distinta anche per la produzione di uno dei Picolit migliori, un vino semplicemente magnifico che onora la memoria di quello che è uno dei più famosi vini italiani di sempre, già presente sulle mense degli zar e dei re e principi di tutta Europa. Recentemente, alla Livio Felluga sono state affidate anche le prestigiose e famose vigne dell’Abbazia di Rosazzo, da cui viene prodotto un altro grande vino bianco che porta il nome dell’Abbazia stessa.
Livio Felluga, cent’anni molto ben portati, è uno dei grandi uomini del vino italiano, e ancora oggi si interessa della gestione della azienda di famiglia dove lavorano i figli Maurizio, Andrea, Filippo e Elda”.

“Chateau Cheval Blanc, Premier Grand Cru Classé A de Saint-Émilion, è universalmente riconosciuto essere uno dei 10 più importanti e famosi vini rossi del mondo. Una sua annata particolare, la 1947, è, a detta di tutti i maggiori esperti di vino, anche il più grande vino rosso mai prodotto al mondo. Ma i meriti di Chateau Cheval Blanc non si fermano qui, perché trattasi anche dell’azienda che più di ogni altra riesce a esprimere la grandezza del vitigno Cabernet Franc, cultivar con la quale in pochi al mondo eccellono veramente.
Dal 1991, Chateau Cheval Blanc è gestito con rara perizia da Pierre Lurton (anche managing director di Chateau d’Yquem), che ha migliorato ulteriormente, se possibile, la produzione aziendale, portando anche Le Petit Cheval a essere tra i migliori vini di Bordeaux ogni anno.
Il premio Internazionale Vinitaly vuole riconoscere il grandissimo contributo dato da Pierre Lurton e tutta la sua magnifica squadra allo studio e all’affermazione mondiale del Cabernet Franc e del magnifico terroir di Saint Emion nel Bordolese”.

Nel corso della serata di Gala che precede l’inaugurazione di Vinitaly, oltre alla consegna del Premio Internazionale Vinitaly, vengono proclamati anche i vincitori del Premio Communicator of the year, istituito in collaborazione con l’IWSC – International Wine and Spirit Competition e che verrà consegnato a Londra il 26 novembre prossimo. Communicator of the Year sono quest’anno Tyson Stelzer, il giornalista e presentatore televisivo australiano per il suo impegno nel comunicare il vino e nell’educare le nuove generazioni ai pericoli causati dall’abuso di alcol, e Joe Bastianich, per il suo amore per il vino e il cibo e in particolare per la sua passione per la cultura italiana.

Articolo precedente“Fiorella Live” al Teatro Verdi, il 23 e 24 marzo a Firenze doppio concerto per la Mannoia
Articolo successivo“Signori in carrozza” a Grosseto, il 24 marzo in scena Paolo Sassanelli e Chiara Noschese