Una svolta storica, un cambio di pagina che si potrebbe anche definire epocale. Lucca e Camaiore tornano alla sinistra dopo i ballottaggi che si sono tenuti nello scorso fine settimana. E lo fanno in maniera netta andando a conquistare due città che storicamente rappresentavano, insieme a Prato, le Fortezze Bastiani del centrodestra in Toscana. Solo la questione senese e il rilancio di Renzi per le primarie smorzano leggermente gli entusiasmi del Partito Democratico.

Trionfo per il centrosinistra nei due ballottaggiA Lucca e Camaiore i candidati Alessandro Tambellini e Alessandro Del Dotto hanno staccato nettamente Pietro Fazzi e Alberto Matteucci, consegnado le due amministrazioni al Pd e ai suoi alleati dopo anni di egemonia del centrodestra. Nettissima l'affermazione di Tambellini a Lucca che ha ottenuto il 69% dei voti contro l'ex sindaco che, nel primo turno, aveva strappato il secondo posto al primo cittadino uscente Mauro Favilla. Anche a Camaiore la vittoria di Del Dotto è stata netta, con il 59% dei voti. E nel centrodestra si è aperta la resa dei conti con un attacco nemmeno troppo velato di Matteucci all'ex sindaco Giampaolo Bertola.

A LuccaLa svolta a sinistra più clamorosa arriva però la Lucca dove Alessandro Tambellinisi trova ad essere il primo sindaco di centrosinistra nella storia del dopoguerra: governata dal 1946 dalla Dc (solo dal 1994 ‘98 con Giulio Lazzarini si era passati al Pds), la città è sempre stata guidata da giunte di centrodestra. Con l'elezione di Tambellini il centrodestra perde uno dei due capoluoghi di provincia amministrati in Toscana: il solo che resta adesso è Prato. «Hanno entrambi la mia considerazione personale: avrò bisogno anche del loro consiglio», queste le prime parole del neosindaco, riferendosi ai suoi avversario al ballottaggio Fazzi e il sindaco uscente Favilla. «Il mio primo atto il cui primo atto da sindaco – ha detto ancora Tambellini – sarà quello di 'andare in una scuola per parlare ai ragazzi dell'attentato di Brindisi e ribadire che questa è una città di pace e contro ogni aggressione». Lazzerini ha assicurato che nel giro di pochi giorni verrà formata la nuova squadra di assessori, che saranno 4 donne e 4 uomini. Il neosindaco ha anche annunciato che nel giro di 12-15 mesi approverà il nuovo piano strutturale.
 
A Camaiore Anche in provincia di Lucca, nell’altro Comune arrivato al ballottaggio, si rompe la serie che durava di un decennio di governo di centrodestra. Anche Camaiore torna al centrosinistra dopo 10 anni con l’elezione a sindaco diAlessandro Del Dotto del Pd.
 
Entusiasmo nel Pd toscano «La vittoria di Alessandro Tambellini per noi è una grande soddisfazione: Lucca era la città simbolo del centrodestra, e sinceramente ci fa piacere averla riconquistata». È stato questo il commento entusiasta di Andrea Manciulli, segretario del Pd della Toscana, che rilancia: «Con questo risultato il centrosinistra può pensare anche di tornare al governo del Comune di Prato, da oggi l'unico in mano al centrodestra – ha proseguito Manciulli -. Sarà questa d'ora in poi la nostra nuova sfida». Il segretario toscano del Pd ha elogiato anche Alessandro Del Dotto, eletto sindaco Pd a Camaiore: «Vince un 35enne bravo, un ragazzo che ha fatto i suoi studi brillantemente, che ha lavorato molto bene nel nostro partito, una faccia pulita».
 
Le nuove sfide per il Pd Ai numeri insomma, la Toscana si conferma regione rossa (leggi), anche in base a quelle che erano state le precedenti tornate elettorali. Dati che però si devono confrontare anche su alcune frizioni che stanno venendo fuori all’interno delle coalizioni di centrosinistra. Dopo le dimissioni del primo cittadino, Siena è in rottura totale con l’ala degli ex Margherita e in particolare con il presidente del Consiglio Regionale Alberto Monaci (leggi). «I fatti di Siena sono gravi e ingiustificabili e chi, da iscritto al Pd, ha votato contro il bilancio provocando le dimissioni del sindaco, di fatto si pone fuori dal Partito», questo l’ultimo affondo sui dissidenti del centrosinistra in Consiglio Comunale a Siena. Parole di Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd che ha espresso la solidarietà del partito al sindaco Ceccuzzi e al Pd senese.

Renzi torna alla carica A questo va aggiunto anche il desiderio e l’ambizione politica del sindaco di Firenze Matteo Renzi. «Assurdo negare la realtà: al confronto con i dati delle ultime elezioni il centrosinistra può contare su un numero di sindaci superiore rispetto a quelli del centrodestra – ha detto Renzi -. Per questo comprendo se il gruppo dirigente del Pd afferma di avere vinto, però ci sono tre elementi che non vanno sottovalutati, di fronte ai quali Bersani deve capire che le primarie vanno fatte. Grillo, il caso-Belluno e il dato allarmante dell’astensionismo. Il Movimento Cinque Stelle va significativamente considerato, così come il Pd non deve ripetere gli errori di Belluno dove vince Jacopo Massaro che fino a pochi mesi fa stava col Pd. Aveva chiesto le primarie. Il partito ha detto di no, preferendo l’investitura dall’alto per Claudia Bettiol. In vista delle Politiche 2013 – sottolinea Renzi – è strategico avviare subito una discussione perché già in autunno si arrivi alle primarie, Bersani non può pensare di non farle».

Articolo precedenteSpending review, Comuni al lavoro per applicarla. «Ma fino ad ora Stato e Regioni cosa hanno fatto?»
Articolo successivoIl Gruppo Mps lancia una nuova ‘app’ per smartphone android