Al Maggio Musicale di Firenze non si occupano solo di musica. Dopo le difficoltà determinate dai tagli alla cultura, e l’improvviso licenziamento della addetta stampa alla fine del 2010, adesso pare che l’Istituzione culturale fiorentina si sia messa a promuovere corsi per diventare giornalisti. E la cosa ha fatto infuriare l’Ordine dei giornalisti e il sindacato toscano che, in una nota, chiedono l’immediato intervento del sindaco Matteo Renzi e minacciano il ricorso alle vie legali.


Odg e Ast uniti – “Un ufficio stampa che, dopo il licenziamento della giornalista che per 20 anni lo ha gestito con professionalità universalmente riconosciuta, non pare avere al suo interno nessuna professionalità giornalistica; l’avvio di un’attività di formazione, pubblicizzata con enfasi dal sito (“Se sei giovane e sogni di diventare reporter, oggi puoi realizzare il Tuo sogno”) che, oltre ad alimentare appunto sogni, si appropria di una funzione di preparazione e accesso alla professione che può essere solo dell’Ordine. Sono questi i due aspetti gravemente lesivi della professione e dei diritti sindacali su cui concentrerà l’attenzione l’Associazione Stampa Toscana, sindacato unitario dei giornalisti, e l’Ordine dei Giornalisti, valutando già nei prossimi giorni la possibilità di ricorrere alle vie legali.

Diffidare dal vendere sogni – “Evidentemente la nuova sovrintendente (Francesca Colombo, nella foto) ha deciso di esercitare la sua creatività anche sul terreno della professione giornalistica, creando un ufficio stampa senza giornalisti e una sedicente formazione a prescindere da ogni regola – spiegano il presidente dell’Ast Paolo Ciampi e il presidente dell’Ordine Carlo Bartoli – E allora, per quanto riguarda il primo punto, intendiamo verificare se è vero che la nuova responsabile media non è iscritta all’Ordine dei giornalisti, nella convinzione che l’attività di ufficio stampa è un’attività strutturata giornalistica e che da giornalisti deve essere svolta, senza che, peraltro, l’attività di ufficio stampa possa essere nascosta sotto dizioni quali “responsabile media”. Quanto al secondo punto, oltre a diffidare dal vendere sogni e dal violare la legge professionale, non riteniamo che una fondazione lirica abbia lo scopo di formare foto e video reporters e diffidiamo da utilizzare materiale prodotto in questo corso per disporre gratuitamente di un lavoro che fino a oggi è stato assicurato da professionisti del settore”.


Ricorso alle vie legali – Su tutto questo i legali di Ast e Ordine valuteranno nei prossimi giorni la possibilità che siano state violate le disposizioni del codice penale sull’esercizio abusivo della professione. Ast e Ordine sono peraltro in attesa dell’incontro richiesto al sindaco Matteo Renzi, in qualità anche di presidente della Fondazione del Maggio Musicale, perché sia trovata una situazione accettabile a quanto sta succedendo a una istituzione culturale che è patrimonio dell’intera città e dell’intera regione.

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