Crollato, a causa del maltempo, un tratto della statale 2 Cassia nel comune di Radicofani, in provincia di Siena: nessuno automobilista è rimasto coinvolto. “La strada è interrotta e anche le strade provinciali intorno versano in condizioni di difficoltà – ha detto il governatore Enrico Rossi che su Facebook ha postato anche le foto del crollo – Oggi stesso ho deciso di proclamare lo stato d’emergenza e lunedì faremo un summit con Anas, Provincia e Comuni, e dipartimenti regionali. Faremo tutto il possibile per risolvere il problema e ridurre i disagi”.

A seguito della “provvisoria” chiusura della statale in entrambe le direzioni “dal km 144,800 al km 152,500 a Radicofani (Siena) a causa di una frana”, il traffico è deviato sulla strada provinciale 321 in direzione Celle sul rigo, in direzione Radicofani sulla strada provinciale 478 e sulla strada provinciale 24. Il personale di Anas e delle forze dell’ordine è presente sul posto per la gestione della viabilità e il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile”.

“Possiamo dire che fortunatamente il tratto della carreggiata interessato dal crollo era già chiuso per lavori con senso unico alternato e quindi non ci risultano persone coinvolte nella frana” ha detto Francesco Fabbrizzi, sindaco di Radicofani. “Il crollo – spiega Fabbrizzi – è avvenuto questa mattina intorno alle 8.30, all’altezza della zona industriale della Val di Paglia. A causa delle intense piogge che dalla giornata di ieri si sono abbattute sul nostro territorio, l’intera carreggiata ha ceduto per il rigonfiamento del fiume Paglia che proprio in quel tratto è esondato. Sono in contatto con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – ha concluso Fabbrizzi – e ci auguriamo che si possa dare quanto prima una risposta a questo ennesimo isolamento per questa parte di Toscana”. Sul posto è atteso anche il presidente della provincia di Siena Silvio Franceschelli.

“Abbiamo segnalato più volte le criticità della viabilità provinciale nei nostri dossier e in occasione di assemblee e convegni – hanno detto Confindustria Toscana Sud e ANCE Siena – Pur apprezzando gli sforzi degli enti competenti, in una fase storica di limitatezza di risorse (soprattutto degli enti locali) e di complessità procedurale, adesso è giunto il momento di un cambio di passo deciso: rischio o certezza desertificazione del tessuto produttivo e sociale dell’area sud della provincia e non solo. Riteniamo necessario un tavolo di coordinamento di tutti i soggetti gestori delle strade e opere per il contenimento del rischio idraulico del territorio (Regione, provincia, Comuni, ANAS, FS) per un piano straordinario di messa in sicurezza e adeguamento delle opere alle necessità del XXI secolo”.

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