MILANO – In meno di un’ora, in modalità remota, è stato nominato il nuovo cda di Mediobanca, segnando una svolta significativa per la storica banca milanese.
Vittorio Umberto Grilli assume la presidenza, accompagnato da Alessandro Melzi d’Eril come amministratore delegato. Gli affiancano Sandro Panizza, l’unico consigliere rimasto dalla precedente gestione, come vicepresidente e Massimo Bertolini nel ruolo di segretario del Cda.
Dopo vent’anni di guida milanese, Mediobanca cambia volto sotto l’influenza decisiva di Monte dei Paschi di Siena, che oggi controlla l’86% delle azioni. Il nuovo cda rappresenta un equilibrio tra la finanza storica di Milano e la presenza dominante dell’istituto senese.
Non a caso Luigi Lovaglio e Nicola Maione, ad e presidente di Rocca Salimbeni, si sono presentati in piazzetta Cuccia per portare “un saluto al nuovo cda”.
Nel suo primo messaggio ai dipendenti, Melzi d’Eril ha parlato di “un nuovo capitolo della storia della banca, ricco di successi grazie al contributo di tutti”.
Ora il tandem Grilli–Melzi d’Eril ha il compito di reinterpretare la lezione della “signoria di Cuccia” nell’epoca del capitalismo misto, in cui mercati e interventi pubblici si intrecciano.
Le priorità immediate del gruppo saranno l’espansione di Compass nel credito al consumo, potenziata dalla rete di Mps, e il rafforzamento del private banking attraverso l’integrazione tra i consulenti di Widiba e Mediobanca Premier.







