FIRENZE – Nel 2021 il patrimonio residenziale in Toscana contava 2.189.093 unità, pari al 6,1% del totale nazionale. Dopo il forte arretramento del mercato immobiliare dovuto alla pandemia (-8,4% di compravendite nel 2020), nel 2021 si registra un rilancio delle transazioni (+35,3% sul 2020 e +24% sul 2019), con prezzi al metro quadro più o meno stabili nei comuni capoluogo (-0,3%) e in calo (-1,%) nel resto del territorio.

E’ quanto emerso dall’undicesimo rapporto sulla condizione abitativa in Toscana redatto dall’Osservatorio sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il settore politiche abitative della Regione. I dati del rapporto ‘Abitare in Toscana’, presentato oggi in Regione, sono relativi al 2021.

Secondo l’analisi, dopo il calo del 2020, appare in crescita su base annua il numero di mutui ipotecari concessi (+39,9%). La durata media dei mutui è di 24,9 anni, la rata media mensile di 620 euro. Dal rapporto emerge inoltre che il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica è costituito da 5.872 edifici con 49.894 alloggi. Oltre la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono circa l’8% gli alloggi di recentissima costruzione (dopo il 2000).

Gli alloggi sfitti sono 4.051, più del doppio di quanti erano nel 2015 e il 65% di questi sono in attesa di ristrutturazione (un terzo con lavori già finanziati). I nuclei residenti in alloggi di Erp sono mediamente composti da 2,38 persone, per un totale di 108.452 inquilini. Le domande presentate nel corso del 2021 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi Erp sono state 19.094, e di queste l’85% (16.148) hanno avuto esito positivo in termini di accoglimento. Per il triennio 2020-2022, la Regione Toscana ha destinato 32,4 milioni di euro per interventi di manutenzione, qualificazione, efficientamento energetico e ripristino del patrimonio Erp.

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