Le misure antiterrorismo finora adottate a Firenze “sono state valutate come sufficienti: altre, se saranno necessarie verranno valutate successivamente. E’ chiaro che si tratta di valutazioni ‘in progress’”. Lo ha detto, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il viceprefetto di Firenze Tiziana Tombesi. “Inoltre, la richiesta di un incremento di militari per il progetto ‘Strade sicure in città’ è stata già avanzata, e sono state richieste 40 unità”, ha aggiunto il viceprefetto di Firenze.

Alla riunione, oltre al viceprefetto, hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella, il questore Alberto Intini e il comandante provinciale dei carabinieri di Firenze Giuseppe De Liso.

“C’è un costante monitoraggio della situazione, e l’amministrazione sta attuando tutte le misure indicate dal Cosp – ha detto Nardella – è un lavoro che va avanti tenendo conto via via della verifica dell’efficacia dei provvedimenti. Per esempio in via dei Calzaiuoli siamo appena all’inizio. Lì verranno poste 22 fioriere e stiamo studiando la soluzione tecnica migliore. Inoltre, come abbiamo condiviso in maniera unanime, su input soprattutto della questura, non possiamo minimamente consentire che questi elementi di protezione possano rallentare o ostacolare il passaggio dei mezzi di soccorso o di sicurezza. Cosi’ finiremmo per creare un effetto collaterale grave”.

A Firenze, quindi, secondo il sindaco Nardella “si tratta di conciliare tre aspetti: la maggiore protezione dei luoghi pubblici; la necessaria e indispensabile attivita’ dei mezzi di soccorso; infine l’adeguatezza delle soluzioni alle caratteristiche estetiche ed architettoniche della citta’”. “Quello delle barriere antiterrorismo è solo una parte del problema – ha sottolineato il questore d Firenze, Intini – la politica contro il terrorismo è a 360 gradi, include controlli, investigazioni, coordinamento con l’attività di intelligence, c’ è un grande scambio di informazioni a livello nazionale”. In proposito, ha osservato De Liso, “a Firenze abbiamo squadre speciali particolarmente addestrate nel campo della prevenzione antiterrorismo”.

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