FIRENZE – I droni per ottimizzare la supervisione del territorio. L’idea porta la firma di Protezione civile e direzione Difesa del suolo e scaturisce dall’alluvione delle scorse settimane.

Il sistema di monitoraggio, spiega la Regione, ha permesso di realizzare un modello digitale metrico e geo-riferito, utile ad effettuare controlli necessari alla stima di una corretta valutazione del rischio. A causa dei ripetuti eventi di pioggia e temporale, il terreno ha raggiunto un alto livello di saturazione idrica che innesca movimenti da vigilare.

Le mappe e i modelli tridimensionali generati sono poi stati trasferiti presso il Consorzio meteo Lamma dove i ricercatori hanno realizzato prodotti digitali mettendoli a disposizione delle autorità competenti e delle sale operative distribuite sul territorio.

“Ricercatori, esperti e operatori di fronte all’emergenza creata dalla devastante alluvione del 2 novembre – ha affermato presidente Eugenio Giani – hanno messo insieme competenze e strumenti tecnologici all’avanguardia e li hanno messi a disposizione della Regione e del sistema di protezione civile. Il loro lavoro di squadra, la collaborazione con il consorzio Lamma e la Protezione civile regionale sono stati preziosi”.

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