MONTISI – L’identità di una comunità, l’orgoglio delle proprie origini e di una storia da tramandare.

Montisi, gioiello medievale nel comune di Montalcino, ha vissuto nella giornata di ieri la 53esima edizione della Giostra di Simone, il grande evento dell’anno, che rievoca l’assalto da parte di Simone Cacciaconti, da cui prende il nome, e dei suoi guerrieri avvenuto nel dicembre 1292.

A vincere l’edizione 2023 è stata la Contrada della Piazza, in una gara praticamente senza rivali.

Tanta gente presente fin dai giorni precedenti – in pratica il paese di 300 abitanti, quadruplica la popolazione in questi giorni ,- con le cene propiziatorie nel cuore delle quattro contrade di Montisi: San Martino (colori rosso, bianco, blu); Castello (giallo, bianco, blu); Piazza (verde, bianco, arancio); Torre (nero, bianco, rosso). Fino alla domenica più attesa, vissuta e partecipata.

La manifestazione organizzata dalla Pro Loco Giostra di Simone (con il patrocinio del Comune di Montalcino), è curata nei minimi dettagli: si parte con un corteo storico ordinato ed austero, bei costumi, ed il popolo di Montisi che mostra tutta la propria fierezza nel rappresentare i colori della Contrada. Un plauso alla tradizione nell’utilizzo di bandiere “alla senese” con aste in legno di faggio, mentre migliorabili sono i tamburi.

La comparsa di ogni rione è composta da un alfiere che porta il vessillo, un tamburino e due sbandieratori, il Capitano, la dama e due paggi, il principe con la principessa ed un armato con armatura a chiudere il corteo.

Fra gli ospiti, presente il Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana, con i consiglieri regionali Elena Rosignoli e Gabriele Veneri e con Roberta Benini, presidente del Comitato regionale. “Una bella edizione molto partecipata – ha sottolineato Elena Rosignoli -, indice del valore che le rievocazioni storiche hanno per le comunità, sia in termini di identità, sia per il senso stesso di comunità”.

La giostra

Gara senza storia che va alla Piazza. Parte il Castello, ma il vincitore delle ultime tre edizioni manca il bersaglio più grande (la campanella che vale 12 punti); segue il cavaliere della Piazza Adalberto Rauco che centra la campanella e conquista subito i 12 punti. Anche i cavalieri di Torre e San Martino sbagliano il bersaglio e restano a quota zero dopo il primo turno. La gara appare già decisa. Con una strategia che si rivela azzeccata la Piazza punta al centro e conquista altri 9 punti, e dall’alto di quota 21 la Giostra, salvo sorprese, già si colora di biancoverde. Nella terza carriera Castello rimane a zero punti, la Piazza centra il 10 e va a 31, Torre a 6 e San Martino a 14.

La Piazza si aggiudica la Giostra di Simone, ancor prima di disputare la quarta carriera e allunga in testa all’albo d’oro con 22 vittorie, seguono il Castello a 13, la Torre a 11 e San Martino a 7 successi.

Prima dell’assalto al buratto da parte dei cavalieri, è stato aggiudicato alla Piazza anche il premio per il miglior corteo storico. E poi si sono svolte le esibizioni degli sbandieratori e tamburino delle quattro contrade: il premio è andato al terzetto bianconero della Torre, che nonostante qualche sbavatura nel finale, ha mostrato giochi di bandiere più audaci e sbandieratori sicuri nella loro esibizione, oltre che un bravo tamburino che ha fatto la differenza.

La giornata più lunga per Montisi si è conclusa a tarda notte con i festeggiamenti dei contradaioli della Piazza che hanno colorato di biancoverde il centro storico e portato in corteo Panno dipinto da Renzo Regoli e Federico Mei.

 

 

 

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Lorenzo Benocci - Giornalista professionista - Direttore responsabile Agricultura.it - Coordinatore editoriale Dimensione Agricoltura - Collaboratore agenziaimpress.it - La Nazione - Collaboratore testate specializzate agricoltura - Premio Addetto Stampa dell'Anno 2009 per l'Agricoltura - Autore libro: Il Barbarossa - Cronache e protagonisti di una festa