L’operazione Alexandria è stata messa all’attenzione dei funzionari di Bankitalia «in una ventina di incontri» in occasione delle ispezioni al Monte dei Paschi di Siena tra il 2011 e il 2012. A dirlo Leonardo Bellucci dell’area risk management Mps ascoltato oggi in aula a Siena nell’ambito del processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria per il quale sono accusati di ostacolo all’autorità di vigilanza l’ex presidente di Rocca Salimbeni Giuseppe Mussari, l’ex Dg Antonio Vigni e l’ex responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassarri. «Durante l’ispezione non fornii informazioni sul mandate agreement perché non ne ero a conoscenza» ha aggiunto Bellucci in riferimento all’accordo di ristrutturazione del derivato Alexandria tra Mps e Nomura risalente a fine luglio 2009 e rinvenuto nell’ottobre del 2012 in una cassaforte dall’attuale Amministratore Delegato di Rocca Salimbeni Fabrizio Viola. Nel corso dell’udienza odierna sono stati ascoltati anche altri manager di Mps dell’area finanza e risk management: Gianluca Sanna e Alessandra Dionisi. Le difese degli imputati hanno invece presentato la rinuncia ad ascoltare altri due testimoni: il capo risk management Giovanni Conti e Flavio Borghese. I Pm titolari dell’inchiesta si sono opposti ma il collegio presieduto da Leonardo Grassi si è riservato sulla decisione.
 
Testimoni e consulenti, la battaglia tra difese e accusaAl termine dell’udienza gli avvocati difensori di Baldassarri e Vigni hanno dichiarato di voler rinunciare ad ascoltare i testimoni restanti e precedentemente ammessi mentre il legale di Mussari, che oggi aveva rinunciato ad ascoltare Conti e Borghese, ha chiesto di poterli sostituire con altri due testimoni: il cfo di Mps Bernardo Mingrone e Riccardo Banchetti di Eidos. Tutte le difese degli imputati hanno presentato richiesta di poter ascoltare in aula i propri consulenti tecnici. Contro tutte le nuove richieste si sono opposti i magistrati e gli avvocati di Bankitalia che al processo è parte civile.
 
Le prossime udienze Si tornerà pertanto in aula di tribunale a Siena il prossimo 7 aprile quando sarà chiamato a testimoniare l’ispettore della Banca d’Italia Pasquale La Ganga. In quell’occasione saranno sciolte tutte le riserve emerse nell’intera fase istruttoria. Fissate anche le date delle udienze successive: 24 aprile, 23 e 30 maggio e 6 giugno. 

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