«Se fossero vere le voci che continuano a rincorrersi di un piano industriale basato sugli esuberi e quindi sui licenziamenti e sul taglio dei costi non potremmo che essere contrari e tornare in piazza». Lo ha detto Antonio Damiani, segretario FISAC CGIL Monte dei Paschi di Siena durante il volantinaggio che il coordinamento RSA della Banca senese ha effettuato in piazza Salimbeni mentre all’interno della Rocca è in corso il Cda che dovrà varare il piano industriale 2012/2015 dell’istituto senese che sarà presentato nella giornata di domani.
 
Le attese «Quello che ci aspettiamo dalla Banca e quindi dall’ad Viola che è qui ormai da quasi sei mesi – ha detto Damiani – è che ci sia un progetto industriale e commerciale concreto e quindi si dia un impulso alla Banca e alle sue attività, mentre tutte le dichiarazioni fatte e i comportamenti avuti fino ad oggi parlano solo di tagli ai costi del personale e al personale stesso. Questa non solo è una ricetta sbagliata ma assolutamente controproducente». E mentre in via Banchi di Sopra i sindacati distribuiscono volantini ricordando come «in cinque mesi si sia vista da parte dell’ad Viola solo tanta approssimazione e confusione sia a livello organizzativo che commerciale e l’incremento di pressioni alla vendita sempre più incalzanti», a Rocca Salimbeni è in corso il CdA del Monte dei Paschi. Sul tavolo della discussione il varo del nuovo piano industriale e il ricorso ai Tremonti Bond. Dal Consiglio dei ministri, infatti, quest’oggi, è arrivato il via libera per il loro utilizzo per il rafforzamento patrimoniale del gruppo bancario senese per un importo massimo di 2 miliardi di euro (leggi). Alla banca spetterà deciderne, come già fatto in passato, il ricorso e l'importo necessario. Ma anche su questo fronte i sindacati frenano: «Ascolteremo quale sarà la posizione della banca e sicuramente faremo le nostre valutazioni».

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