SIENA – A distanza di 40 giorni dalla presentazione del piano industriale “abbiamo raggiunto un accordo con il sindacato per 3.500 uscite volontarie, abbiamo ceduto un portafoglio di npl, abbiamo già ottenuto l’autorizzazione della Dg Comp e abbiamo presentato la richiesta alla Bce per l’assemblea di settembre.

Sono tutti segnali che la banca sta procedendo non solo nell’attività commerciale ma sta procedendo a tutta velocità anche nell’esecuzione del piano e siamo convinti che sarà impossibile fermare la nostra determinazione e quindi raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo posti”. Lo ha detto il ceo di Mps, Luigi Lovaglio, nella conference call con gli analisti.

Quello per Mps “devo dire che sicuramente è un piano duro e naturalmente avrei preferito che si potesse fare a meno del rigore di questo piano però do atto all’amministratore delegato che sta facendo un lavoro molto serio e che sta lavorando nel senso del mantenimento dell’identità del Monte dei Paschi” ha commentato il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Ben diversa – ha ricordato Giani – la situazione quando io, diventato presidente della Regione, mi trovavo ad affrontare le proposte che volevano fondere il Monte dei Paschi, sostanzialmente vederlo sparire, ed addirittura si andava a Roma a prospettare la Unicredit che lo avrebbe fagocitato”.

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