SIENA – “È chiaro che Mps è in grado al pari di altre banche di proseguire nella crescita anche da sola, ma penso che il processo di consolidamento sia inevitabile e utile. È solo una questione di tempo”.

Rispetto a quanto fatto nel colloquio con gli analisti, in occasione della presentazione dei dati 2023, Luigi Lovaglio, nell’intervista al Corriere della Sera, si lascia più andare sul futuro dell’istituto di credito. Un dialogo a tutto tondo, spaziando dall’andamento azionario, “ritengo che ci siano ancora buoni spazi di crescita del valore di Borsa, considerato che secondo i principali indicatori, come il price to tangible book value che è intorno a 0,50, Mps è sotto la media” al progetti futuri: “C’è ancora tanto valore da far emergere. L’esempio è il brand Mps Banca Verde, rimasto in un cassetto per lungo tempo, che abbiamo valorizzato nell’ambito del progetto Agridop. Partiamo già da impieghi per circa 5 miliardi e vogliamo essere la banca di riferimento per quel mercato. Il prossimo passo sarà l’agrisolare”.

Fino agli avvicedamenti nel management: “Abbiamo rinnovato la squadra, non è detto che la squadra che vince vada bene per tutti i campionati. Abbiamo nominato Maurizio Bai, molto stimato, vice direttore generale commerciale e vicario, così io avrò più tempo per lavorare sugli aspetti strategici”.

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