Oggi toccherà al Monte dei Paschi di Siena alzare il velo sui conti del gruppo. Nel pomeriggio, a mercati chiusi, è atteso infatti il comunicato della banca sulla semestrale e subito dopo (alle ore 17:45) l'Amministratore Delegato Fabrizio Viola, insieme al Cfo Bernardo Mingrone, illustrerà i risultati alla comunità finanziaria. In base ai dati elaborati da Bloomberg, i risultati del gruppo dovrebbero essere ancora in perdita ma in deciso miglioramento rispetto ad un anno fa. La perdita nel secondo trimestre dovrebbe fermarsi a quota 149 milioni. Sommata al rosso del primo 'quarter' (100 milioni), il risultato semestrale è previsto negativo per 249 milioni circa (nel 2012 semestre in rosso per 1,55 miliardi). Alla vigilia della semestrale il titolo Mps ha chiuso ieri in Borsa con un +2,04%.
 
Lunedì i nuovi organi della Fondazione Intanto è stata convocata per lunedì 12 agosto, alle ore 11, la nuova Deputazione Generale della Fondazione Mps. I nuovi consiglieri si riuniranno alle ore 11 a Palazzo Sansedoni per l'insediamento e la nomina degli altri organismi dell'Ente: Deputazione Amministratrice, presidente e Collegio dei sindaci revisori. Sempre più gettonato il nome di di Francesco Maria Pizzetti per la presidenza (leggi) 
 
Venerdì via i sassolini dalla scarpe Prima dell'insediamento della nuova Deputazione Generale l'ormai ex presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini ha deciso di presentare il “bilancio di fine mandato” alla stampa. Per questo Mancini ha convocato una conferenza stampa per venerdì 9 agosto, alle 11,30, sempre a palazzo Sansedoni. Potrebbe essere questa l’occasione con la quale il presidente uscente potrebbe togliersi qualche sassolino dalla scarpa dopo le polemiche politiche e non solo che lo hanno visto al centro di numerosi dibattiti negli ultimi mesi. Annunciata anche la presenza del Direttore Generale (provveditore) Claudio Pieri, e del suo vice Attilio Di Cunto
 
Bruxelles inamovibile «Nessuna novità» sul dossier Mps a Bruxelles, e «no comment» sulla posizione critica del governo italiano verso le richieste dell'antitrust Ue alla banca prima di dare il via libera al piano di ristrutturazione (leggi). Secondo quanto riferisce un portavoce della Commissione, l'esame del dossier procede ma non c'è nessun elemento nuovo sul tavolo. E la posizione dei servizi del Commissario alla concorrenza Joaquin Almunia resta la stessa: il piano di ristrutturazione deve essere migliorato in almeno sei punti, quelli che lo stesso Almunia ha elencato al telefono al Ministro dell'economia Saccomanni il 12 giugno scorso e che sono stati al centro della riunione tecnica a Roma il 14 giugno.
 
I punti dolenti dellla ristrutturazione secondo AlmuniaI n particolare Almunia punta il dito, ritenendola «gonfiata», contro la necessità di tagliare 5000 posti di lavoro per compensare una perdita di introiti stimata in 320 milioni di euro. E rimprovera all'Italia di non aver preso in considerazioni soluzioni alternative. Altro punto critico, gli stipendi del management. Nelle banche che ricevono aiuti, secondo le regole Ue, gli stipendi dei più alti dirigenti non possono essere superiori di oltre 15 volte il salario medio nazionale. Una disposizione che si deve applicare, ricorda Almunia, fino alla fine del piano di ristrutturazione o fino a quando tutti gli aiuti ricevuti non sono stati rimborsati. Almunia ha spiegato tutte le condizioni in una lettera a Saccomanni il 16 luglio, dove ha ricordato come «in assenza di sufficienti progressi entro le prossime settimane», dovrà proporre alla Commissione «l'apertura di una procedura d'inchiesta formale» sugli aiuti al gruppo Mps.
 
Codacons, esposto in Procura contro Saccomanni Nella giornata di ierii il Codacons ha annunciato un esposto alla Procura della Repubblica di Siena contro il Ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, in cui si chiede alla magistratura di accertare l'operato del Ministro in relazione alla vicenda Mps. E in una lettera aperta inviata ieri al Governo e al Parlamento, e per conoscenza al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e ai presidenti di Camera e Senato, l'associazione ha rivolto un appello chiedendo le dimissioni immediate del Ministro dell'Economia. Alla base dell'esposto e dell'appello del Codacons, si legge nel comunicato, l'operato del Ministro relativamente allo scandalo Mps e alle informazioni rese sulla questione all'Unione Europea. L'associazione sottolinea in particolare le rappresentazioni non veritiere alla Commissione Europea nella procedura di aiuti di Stato di Mps, come emerge dalla lettera di risposta inviata dal Commissario Jaquin Almunia in data 16 luglio 2013 al Ministro Saccomanni (leggi),  accusato tra l'altro di fornire stime «gonfiate». Grave poi il conflitto d'interessi in relazione alle responsabilità del Ministro in quanto Direttore Generale e membro del Direttorio, per le rappresentazioni non corrette fornite dalla Banca d'Italia al momento dell'attivazione nel giugno 2012 della procedura di aiuti di Stato, successivamente avvallate da Saccomanni non appena divenuto Ministro.

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