Ipotesi truffa per 47 milioni di euro ai danni di banca Mps. Per questo dall’alba di oggi sono in corso in tutta Italia perquisizioni nell'ambito del filone principale dell’inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.

Perquisizioni anche all'estero Le perquisizioni ordinate dai Pm senesi sarebbero in corso a Milano, Monza, Ravenna, Siena e Roma negli uffici e nelle abitazioni private delle persone coinvolte. Inoltre sarebbero in corso operazioni anche in alcune città straniere, tra le quali Londra. E' quanto si apprende in ambienti vicini all'inchiesta.
 
Movimenti di denaro su conti correnti intestati a società e fiduciarie in Paesi offshore Il raggiro sarebbe avvenuto attraverso movimenti di denaro su vari conti correnti intestati a società e fiduciarie con sedi in Paesi offshore. Nell' inchiesta vi sono 11 indagati tra ex funzionari della banca e broker finanziari. La Magistratura procede per associazione per delinquere aggravata finalizzata alla truffa ai danni della banca senese, che e' dunque parte lesa nel procedimento.

Divieto di espatrio per 8 indagati Secondo quanto si apprende, il Gip di Siena, Ugo Bellini, avrebbe respinto otto ordinanze di custodia cautelare chieste dai Pm senesi Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, nell'ambito dell'inchiesta che vede oggi indagate 11 persone per truffa aggravata. Il giudice ha concesso solo la misura del divieto di espatrio. Secondo quanto si apprende i Pm starebbero già valutando di fare appello contro la decisione del Gip.

Cerasani: «Nessuna cresta, questo è evidente, nessuna cresta». Cosi' risponde al Tg1 Fabrizio Cerasani, broker e socio fondatore di Enigma Securities di Londra. Quelle contestate, aggiunge, «sono normalissime operazioni, e poi tutte le operazioni sui derivati non potevamo neanche farle, non eravamo strutturati per farle». I contatti con Gianluca Baldassarri, ex direttore dell'area finanza di Mps? «Non l'ho mai incontrato in vita mia", risponde Cerasani che interpellato sul suo attuale lavoro, risponde: «faccio il disoccupato».
 
La banda del 5 per cento Le indagini riguardano la “banda del 5 per cento”, così detta perché su ogni operazione significativa pretendeva tale percentuale. Tra gli 11 indagati dell'inchiesta figurerebbero Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell'area Finanza di Mps, il suo vice Alessandro Toccafondi, l' ex responsabile della filiale di Londra della banca senese Matteo Pontone, e Antonio Pantalena, anche lui ex funzionario Mps. Sono inoltre indagati Fabrizio Cerasani, socio fondatore e direttore della società Enigma Securities di Londra e legale rappresentante in Italia, e tre brokers della stessa società, Maurizio Fabris, David Ionni e Luca Borrone. Ruoli più defilati avrebbero avuto altre tre persone. Ad alcuni degli indagati lo scorso anno erano state sequestrate somme di denaro per un totale di circa 40 milioni di euro (leggi). I nomi di alcuni brokers, ora coinvolti nelle indagini, erano emersi con riferimento a scudi fiscali effettuati negli anni 2009-2010 mediante il Monte dei Paschi di Siena, il cui provento era stato poi trasferito su conti correnti e dossier titoli accesi presso Allianz Bank Advisor spa. Gli inquirenti avevano subito sospettato che i brokers fossero stati in contatto, direttamente o indirettamente, con gli ex vertici di Mps coinvolti nell'inchiesta.

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