Truffa aggravata e continuata ai danni di ignari cittadini attirati nella rete con l’allettante proposta di un “rito abbreviato” per pagare le multe. Con questa accusa ieri 2 persone (una, classe ’74, originaria di Cassino e l’altra, classe ‘89 del Bergamasco) sono state arrestate e condotte nel carcere di Santo Spirito a Siena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, PM Dottor Giuseppe Grosso, che ha  coordinato l’intera operazione.  L’arresto è scattato dopo un blitz condotto dagli uomini dei Carabinieri e della Polizia Municipale di Siena. I due sono stati colti in flagrante mentre si spartivano il bottino delle loro truffe, duemila euro, all’interno di una vettura di loro proprietà.
 
La truffa Uno dei cittadini truffati nel parlare con un suo conoscente, originario di Cassino ma da tempo nel territorio senese, gli narra di una possibile multa presa a seguito di un passaggio con la propria vettura davanti ad un autovelox. Vista la possibile occasione di facile guadagno, l’uomo si spaccia per un collaboratore di un avvocato esercitante nel foro di Siena e dopo aver millantato amicizie all’interno del Corpo di Polizia Municipale di Siena, si offre come intermediario per risolvere il problema della sanzione amministrativa. Finge un paio di telefonate e dopo aver fatto credere al truffato di aver accertato la sanzione al codice della strada millantava di poter risolvere il tutto attraverso un “rito abbreviato” che prevedeva il pagamento di una sanzione ridotta alle quali aggiungeva anche i diritti di segreteria dello studio dell’avvocato e per rendere più credibile il tutto forniva anche ricevuta di pagamento avvenuto con carta intestata del tribunale di Siena e logo del comune di Siena. Il truffato credendo di seguire una legale procedura accettava di versare la somma “ridotta” nelle mani del conoscente. Il passaparola della prima persona truffata con altri in merito alla possibilità di pagare le sanzioni in forma ridotta attraverso questo “rito” ha spinto gli stessi a rivolgersi all’uomo originario di Cassino per regolarizzare la loro posizione in quanto anch’essi colpevoli di essere transitati troppo velocemente davanti ad altri autovelox.     Capita la possibilità di facili guadagni l’uomo, nelle trattazioni successive con l’aiuto di un complice alzava sempre di più la quota parte di denaro da versare, Fino a ieri, quando dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, è scattato il blitz per cogliere in flagranza di reato i due truffatori al momento della consegna del denaro da parte di uno dei truffati che doveva versare parte della quota spettante per la trattazione.

Sequestri Le forze dell’ordine hanno perquisito anche le abitazione dei due e i loro computers sequestrati al fine di accertare altri elementi utili per verificare il numero totale di persone che potrebbero essere cascate, inconsapevolmente e bonariamente nel tranello.
 
Appello ai cittadini Non essendo ancora possibile capire quante persone sono state realmente raggirate dall’inizio della truffa, Carabinieri e Polizia Municipale rivolgono un appello a presentarsi e denunciare nel caso in cui fossero stati vittime della stessa truffa.  
 
 
 
 
 
 

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