FIRENZE – «Siamo in piena terza ondata, l’effetto della variante inglese a maggiore contagiosità è ormai evidente. Le strutture ospedaliere Covid sono in grande sofferenza, in Toscana come in gran parte del Paese».

«Nessuna riapertura se non calano i contagi»

Così Riccardo Bartolini (Fp Cgil Toscana) e Pasquale D’Onofrio (responsabile Fp Cgil medici e dirigenti Toscana). «In Toscana – proseguono – il tasso di saturazione medio di reparti ordinari Covid e terapie intensive è, da una settimana, stabilmente sopra il 95%. E’ necessario fare appello ai cittadini affinché, ancora una volta, ci aiutino a limitare la diffusione della malattia e dunque la pressione sugli ospedali. Non può esserci libertà se non si riduce la mortalità. Non è questo il momento di allentare la stretta, stiamo vedendo la luce in fondo al tunnel grazie ai vaccini ma dobbiamo insistere con le misure di prevenzione. Nessuna riapertura se non calano i contagi».

Va allentata la pressione sugli ospedali Covid ormai saturi

Per Bartolini e D’onofrio «la pressione sugli ospedali rappresenta l’indicatore più oggettivo e dunque determinante per le scelte di tipo politico e sanitario. Va allentata la pressione sugli ospedali Covid ormai saturi, lo sforzo comune va ripartito tra tutte le strutture in relazione alla dotazione di letti e personale. Il virus non è un problema per un pezzo di sistema ma per tutto il sistema. Va dato quindi respiro a operatori estenuati, chiamati da mesi a sacrificare ferie e recuperi, per dare risposte ai pazienti Covid senza dimenticare lo sforzo ulteriore di quanti sono ovviamente impegnate a trattare pazienti complessi e patologie tempo dipendenti».

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