«Un bellissimo risultato». Così esulta il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi al termine della riunione al Viminale con il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, che ha annunciato che la tenuta di Suvignano, nel senese, confiscata alla mafia non sarà più messa all’asta. «Ringrazio il vice ministro Bubbico per aver creduto nel nostro progetto  – scrive ancora Rossi sul suo profilo Facebook – che punta a preservare l’azienda da possibili speculazioni, a sviluppare un’agricoltura biologica di qualità e alla valorizzazione sociale del bene».

La vicenda Per l’azienda di Suvignano, infatti, Regione Toscana, Provincia di Siena e Comune di Monteroni d’Arbia insieme a Arci e Libera, avevano presentato nel 2011 un progetto di gestione e di recupero, in un primo momento bocciato dall’Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati che aveva messo in vendita la tenuta per una base d’asta di 22 milioni di euro.

Il successo della marcia dei mille «Un grande successo della manifestazione e dei tanti cittadini venuti domenica scorsa alla marcia “Riprendiamoci Suvignano” – ha sottolineato il sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini –  che ha avuto il merito di portare il caso alla ribalta nazionale. Ora nessuna distrazione perché la partita non è chiusa ed è necessaria in tempi brevi una modifica legislativa”. In mille tra cittadini, istituzioni e associazioni avevano partecipato alla marcia contro la messa all’asta di Suvignano. «E’ stato ascoltato il messaggio forte emerso dalla manifestazione – ha aggiunto il presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini – . Ora ci aspettiamo gli atti formali. Alle parole seguano i fatti da parte del Governo e dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati e riprenda il confronto sul nostro progetto di recupero e gestione».
 

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