Se il Coronavirus «dovesse diventare una pandemia globale è ovvio che avrà un impatto sul turismo in generale e anche nei musei, se invece, dovesse rimanere localizzato noi non ci aspettiamo un grande impatto sul nostro numero di visite. Per due ragioni: l’estrema diversità dei nostri visitatori, ogni settimana abbiamo visitatori da 100 Paesi diversi e la seconda ragione è che soprattutto in alta stagione c’è più richiesta che offerta quindi nel momento in cui un gruppo di una nazione non viene, al suo posto verrà un gruppo di un’altra nazione». Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha risposto, a margine di una conferenza stampa, alle domande dei giornalisti.

Visitatori in crescita «Per quanto riguarda i nostri numeri di gennaio – ha aggiunto Schmidt – è molto incoraggiante vedere che anche nell’ultima settimana sono cresciuti i visitatori e i biglietti venduti. Se la situazione dovesse rimanere quella di adesso è probabile che il virus non inciderà sul numero dei visitatori e della crescita».

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