A quasi 48 ore dalla sconfitta in campionato rimediata sabato sera in casa contro il Napoli non passa la rabbia in casa Fiorentina per un k.o. che molti, se non tutti nell’ambiente gigliato attribuiscono principalmente a degli evidenti errori arbitrali che hanno condizionato la sfida disputatosi in uno stadio ‘Franchi’ gremito come nei tempi migliori. Il tecnico viola Vincenzo Montella avrà fatto sicuramente fatica a non farsi prendere dalla collera per quelle due decisioni che hanno inevitabilmente favorito la formazione allenata da Carlo Ancelotti con quest’ultimo che nel post gara aveva tentato di distogliere l’attenzione dalle polemiche sul fischietto di gara, il signor Massa di Imperia, parlando degli insulti ricevuti dai tifosi di casa appostati dietro la sua panchina. La scelta di fischiare il rigore a favore dei partenopei per presunto fallo di Castrovilli su Mertens, e di non assegnarne uno per trattenuta di Hysaj su Ribery, a tempo quasi scaduto, hanno mandato su tutte le furie l’intero mondo Fiorentina, con l’unico che si è contraddistinto per una volontà quantomeno a parole di soprassedere che è stato il d.s. gigliato Daniele Pradè.

Le reazioni «Non mi va di fare polemiche alla prima giornata di campionato – ha raccontato il dirigente viola -. C’era un ottimo arbitro in campo, Massa, ed un altro altrettanto bravo fuori, al Var, come Valeri. Voglio fidarmi di loro. Non mi convincono le spiegazioni che mi hanno dato alle nostre richieste di spiegazioni ma non me la sento di iniziare subito con le polemiche». Di ben altro tenore le parole dell’allenatore Vincenzo Montella che prima ha parlato di simulazione evidente di Mertens sull’azione che poi ha portato al rigore del momentaneo due a uno per il Napoli, poi ha rimarcato la scelta sbagliata di Valeri di non andare a controllare l’azione al Var («Se hai uno strumento simile non capisco perché tu non lo voglia utilizzare, è sbagliata la scelta di non farlo») ed infine si è scagliato contro le accuse passate ad un proprio giocatore. «E’ da quando sono tornato a Firenze che si parla di Chiesa simulatore – ha puntualizzato l’Aeroplanino -. Non voglio più sentire certi discorsi».

Luci ed ombre Al di là della sconfitta che brucia, e brucia parecchio per la Fiorentina perché il calendario della squadra capitana da German Pezzella si presenta almeno nelle prossime tre partite ancora in salita, con domenica prossima la sfida a ‘Marassi’ contro il Genoa, e poi dopo la sosta in campionato la gara in casa contro la Juventus e poi il match a Parma contro l’Atalanta; rimangono ‘sul tappeto’ tante buone notizie per la realtà gigliata. Innanzitutto il clima respiratosi al ‘Franchi’, con il numero di oltre 24 mila abbonati che ha fatto cadere un record in merito che durava da venti anni circa le tessere annuali stagionali staccate fra i tifosi viola. Poi la grande accoglienza per la nuova proprietà, con il presidente e proprietario Rocco Commisso salutato con cori ed incitamenti nel pre gara nel giro di campo effettuato dall’azionista di maggioranza dell’azienda Mediacom, da quest’anno main sponsor della Fiorentina, insieme al suo ‘braccio destro’ Joe Barone. Infine la prestazione sul campo degli uomini di Vincenzo Montella che se ha evidenziato grandi limiti a livelli difensivi, in particolare sugli esterni, con ‘bocciati’ il duo Lirola-Venuti, ha segnato anche la grande positività del duo Castrovilli-Riccardo Sottil, entrambi al debutto in serie A, oltre ad un inserimento a gara in corso decisivo di Boateng, subito in gol, e che ha dato la scossa di più e meglio di un Vlahovic dimostratosi ancora acerbo per il massimo palcoscenico italiano. E se i prossimi giorni la realtà gigliata dovrà pensare soprattutto a ‘leccarsi le ferite’, da qui al 2 settembre a farla da padrone sarà ancora il calciomercato. La Fiorentina vede in uscita Biraghi, ‘promesso sposo’ dell’Inter, ed il trio di lingua francese Dabo, Eysseric e Thereau, che non erano stati convocati per la gara contro il Napoli. In entrata scontato l’arrivo di un altro esterno d’attacco (in pole Raphinha), di un attaccante centrale (il brasiliano Fred è pista concreta) ed un difensore (il fiorentino Tonelli farebbe ‘carte false’ per essere viola). Il tutto con la presenza di Rocco Commisso a Firenze che dovrebbe prolungarsi per le prossime due settimane: sono annunciati ‘fuochi d’artificio’.

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