Il Comune di Firenze dice basta allo spreco del cibo e lo fa aderendo alla rete di ‘Spreco Zero’, che dal 2010 è tuttora l’unica campagna di sensibilizzazione in Italia sul tema dello spreco alimentare. La campagna è promossa da Last Minute Market, realizzata in stretta partnership con il Ministero dell’Ambiente e i progetti Reduce e 60 Sei Zero, e prende spunto dalla Risoluzione del Parlamento Europeo del 19 gennaio 2012, unico atto istituzionale europeo sul tema spreco. Tra le varie iniziative di questi anni, la Carta Spreco Zero sottoscritta da oltre 800 sindaci italiani delle metropoli (tra cui Roma, Milano, Firenze, Napoli, Bologna), la campagna di “Primo non Sprecare” (pranzi e cene realizzati con cibo di recupero dagli sprechi, griffati da grandi chef), il premio Vivere a Spreco Zero per aziende, enti pubblici, gli Stati Generali dello Spreco in Italia e molte altre.

L’assessore Bettini: «Felici di metterci in rete con altri Comuni» «Siamo felici – ha commentato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – di aderire a Spreco zero e di metterci in rete con altri Comune italiani per scambiarci buone pratiche contro gli sprechi, a partire da quello alimentare. Il Comune di Firenze è da sempre in prima linea a favore di tutte le iniziative che vogliono incentivare politiche ambientaliste e promuove attività educative soprattutto nei confronti dei più giovani, sempre molto sensibili su questi temi, come il recente ‘sciopero del clima’ ci ha dimostrato».

Il presidente Mazzetti: «Soddisfatti per il valore simbolico di una delle città più famose nel mondo» «L’adesione del Comune di Firenze è per noi una grande soddisfazione – ha detto Stefano Mazzetti, presidente dell’associazione Sprecozero.net -, in parte per le dimensioni della città e per il valore simbolico di una delle città più famose nel mondo, ma anche perché la nostra avventura era cominciata proprio a Palazzo Vecchio quando nel 2015 abbiamo fatto la prima presentazione nazionale della rete Sprecozero.net. Ora la rete è cresciuta, una sessantina di Comuni italiani e due Regioni fanno parte del network e lavorano insieme a noi per la diffusione delle buone pratiche contro ogni forma di spreco. Siamo fermamente convinti che per seminare e raccogliere risultati sia necessaria la collaborazione tra istituzioni, privati, mondo economico, mondo politico e cittadini e, al centro di queste sinergie, i sindaci e gli amministratori locali sono i soggetti più efficaci: sia per la vicinanza al territorio, sia perché ci mettono la faccia».

Urban Waste L’adesione alla rete di Spreco zero è stata anche l’occasione per fare il punto sul progetto Urban Waste a cui Firenze ha aderito e che coinvolge 11 città pilota nel mondo. In città, come ha spiegato Lorella Lentucci della Regione Toscana, sono attive due campagne: quella della promozione delle ‘doggy bag’ nei ristoranti, ovvero la busta per portare a casa gli avanzi di cibo ordinato e non consumato, e un altro che coinvolge al momento quattro hotel del centro storico che destinano gli avanzi dei pasti a una mensa per i più bisognosi: nei primi sette mesi sono stati raccolti 800 chili di cibo e 72 litri di bevande che altrimenti sarebbero finiti nella spazzatura.

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