Stazione-LeopoldaIl Comune di Firenze acquisterà l’ex stazione Leopolda messa in vendita da Ferrovie. Il semaforo verde è arrivato dalla giunta di Palazzo Vecchio che nelle ultime ore ha approvato la delibera. «Si tratta di un passaggio storico», sottolinea l’assessore al Patrimonio non abitativo, Federico Gianassi.  

La Leopolda acquistata dal Comune di Firenze L’immobile già di interesse pubblico, con destinazione urbanistica ad usi culturali ed espositivi e tutelato dalla Soprintendenza «rappresenta- ha continuato Gianassi – un elemento fondamentale per la costituzione di un polo culturale-fieristico insieme al Teatro dell’Opera e alla Fortezza inserito nel programma di mandato. E tutto questo senza un esborso diretto da parte delle casse comunali. Siamo sicuri che, vista l’importanza dell’ex Stazione Leopolda per le attività espositive e fieristiche, le proposte non mancheranno”. Nel dettaglio la delibera, che dovrà passare in Consiglio comunale, prevede che la struttura sia acquistata ad un prezzo «non superiore a 7,2 milioni di euro». Ovvero quello fissato da Fs nell’avviso pubblico pubblicato a fine 2015, poi sospeso perche’ il Comune ha esercitato il diritto preferenziale come previsto dalla legge.  

La destinazione dell’immobile Anzi, nella delibera si specifica che Palazzo Vecchio chiedera’ all’agenzia del demanio «un parere di congruità»: nel caso in cui questo importo risultasse superiore a quello stabilito dalla stessa agenzia a cui si dovrà attestare la compravendita. Le risorse per l’affare «non arriveranno però dal bilancio comunale». L’atto prevede infatti che sarà un soggetto terzo, da individuare attraverso avviso pubblico, «ad assicurare la provvista di denaro necessaria all’acquisto (che di fatto e’ l’anticipazione dei futuri canoni di affitto) nonché ad  assumere a proprio carico gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile». Tale procedura secondo gli uffici dovrebbe essere pubblicata nel mese di giugno. Una volta arrivate le proposte, si procederà alla valutazione dell’offerta più conveniente sulla base di due indirizzi: «La coerenza della proposta di uso dell’immobile, ormai noto come riferimento nazionale per attivita’ culturali, congressuali, espositive e di spettacolo; 36 giornate annue e gratuite per eventi organizzati o promossi dal Comune».

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