FIRENZE – Le risorse per il Fondo di sviluppo e coesione per la Toscana superano il miliardo. Il 60% sarà sotto la gestione della Regione, che si troverà a poter disporre di 683,5 milioni.

Di questi, 110,9 milioni sono già stati anticipati, di cui la maggior parte per le scuole e la difesa del suolo e 41 milioni per le bonifiche di Piombino.

Gli oltre 531 milioni che rimangono nascono dal passaggio di ieri in giunta e si concentrano sostanzialmente in opere infrastrutturali e mobilità. Il presidente Eugenio Giani li ha suddivisi in capitoli compreso uno che, attraverso l’utilizzo dei fondi FSC per 104 milioni per garantire il cofinanziamento regionale dei programmi comunitari, consentirà al bilancio regionale di risparmiare un uguale importo da dedicare alle politiche regionali, in primis alla Sanità.

A questo capitolo sono destinati anche 20 milioni per il completamento del nuovo Ospedale di Cisanello. Segue il capitolo mobilità tranviaria con 113 milioni per il completamento della linea Peretola-Polo Universitario. “Un’opera importante – ha spiegato Giani- perché insieme alle tranvie già finanziate, quella di Bagno a Ripoli, di Campi Bisenzio anche essa imminente alla partenza, possiamo completare la rete fiorentina, ma guardare anche ai collegamenti con le linee ferroviarie di Prato, Pistoia e Lucca”.

Sempre per le strade ci sono 65 milioni per il Cipressino, la strada che collega la superstrada Siena Grosseto all’Amiata e il miglioramento dell’accessibilità agli ospedali della Toscana, Cisanello e Careggi con le risorse per completare quello che ora è un troncone su viale XI Agosto a Castello liberando l’accesso per Careggi. E infine un capitolo che Giani dedica a quello che definisce “riassetto urbanistico” in cui ci sono 15 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, 10 milioni per la rigenerazione urbana e 22 milioni per la difesa del suolo.

“Interventi – ha concluso Giani- che dimostrano la rapidità e l’operatività della Toscana. Si tratta di scelte legate a progettazioni in essere su cui le amministrazioni beneficiarie, come richiesto dal decreto legge 124, saranno sfidate a dimostrare capacità realizzativa entro i tempi preventivati”.

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