Ombrelloni chiusi stamani negli oltre 30mila stabilimenti balneari di tutta Italia (tranne Rimini e garantendo comunque i servizi di salvataggio). Un'iniziativa di protesta indetta dai sindacati del settore (Sib-Confcommercio, Fiba- Confesercenti, Assobalneari Italia-Confindustria e Cna-Balneatori) per dire 'no' alle aste delle concessioni demaniali previste dall'Unione europea con la direttiva Bolkestein, a partire dal primo gennaio 2016, e anche per manifestare contro il silenzio del Governo rispetto ai problemi della categoria. Lo scorso febbraio si era riunito il tavolo tecnico che avrebbe dovuto studiare una soluzione al problema, ma a oggi – lamentano gli addetti ai lavori – tutto è fermo.
 
Nel litorale toscanoIn Toscana l’epicentro della protesta è stato il bagno Vittoria di Tirrenia, dove si è svolto un summite nel quale erano annunciate le presenze di Enrico eFabrizio Fontani (Presidente e Consigliere Sib Confcommercio Pisa), l'assessore del comune di PisaAndrea Serfogli, Roberto Guiggiani (Provincia di Pisa), Federico Pieragnoli (Direttore Confcommercio Pisa) e gli imprenditori balneari del litorale tirrenico. Alla vigilia della manifestazione Fabrizio Fontanidel Sib-Sindacato dei balneari aveva presentato così l’iniziativa: «Terremo chiusi gli ombrelloni garantendo comunque i servizi per anziani e bambini, il salvataggio e l’accesso libero alla spiaggia. Non vogliamo assolutamente che la nostra protesta ricada tutta sulle spalle dei clienti e dei bagnanti che ci hanno dimostrato fin dall’inizio della nostra battaglia attenzione e affetto».

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