SIENA – Si è avvalso della facoltà di non rispondere e ha deciso di rimanere in silenzio davanti al Gip Andrea Grandinetti Luis Fernando Porras Baloy il cittadino colombiano di 27 anni in carcere con l’accusa di avere ucciso la compagna Yuleisy Manyoma Casanova, cuoca di 32 anni nell’agosto scorso.
L’udienza è durata poco meno di dieci minuti con il colombiano accompagnato dal carcere di Santo Spirito e assistito dai suoi due legali Alessandro Betti e Leandro parodi. E così il Tribunale ha confermato la misura della custodia cautelare.
La polizia, sabato scorso, aveva dato esecuzione alla misura. L’accusa è di omicidio doloso aggravato per essere stato commesso in occasione del reato di maltrattamenti di famiglia e nei confronti di persona convivente e legata da relazione affettiva.
All’esito delle indagini, coordinate dalla Procura di Siena e svolte dalla Squadra Mobile di Siena, dal Servizio Centrale e dal Gabinetto regionale e provinciale di Polizia scientifica della Polizia di Stato, secondo l’ipotesi accusatoria, il colpo di fucile che ha determinato la morte della giovane donna, è stato esploso volontariamente all’interno della camera da letto ove i due conviventi si trovavano. ln proposito, anche all’esito di accertamenti peritali particolarmente complessi, la dinamica dell’evento è stata ricostruita in modo del tutto incompatibile con le dichiarazioni rese dall’indagato in sede di interrogatorio la sera stessa del fatto (dichiarazioni che ricollegavano Io sparo ad evento accidentale nella manovra del fucile calibro 16 detenuto illegalmente) .
Le indagini hanno inoltre fatto emergere, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, elementi per ipotizzare il reato di maltrattamenti di famiglia, reato che, peraltro, risulta assorbito dalla specifica aggravante prevista per il reato di omicidio e sopra indicata.