Miniatura ad olio su metallo con Rubini, zaffiri, ametiste e perle
Miniatura ad olio su metallo con Rubini, zaffiri, ametiste e perle

Gli ori di Siena in mostra a Palazzo Pubblico. E’ l’esposizione dal titolo ”La Maestà, le Contrade: ori di Siena” del noto artista-orafo Diego Percossi Papi visitabile fino al 15 settembre e allestita in occasione del settimo centenario della “Maestà” di Simone Martini, nella Sala del Mappamondo.

Simone Martini e l’arte orafa Nel 1312, in un periodo di grande splendore politico ed economico per Siena, il Governo dei Nove aveva assegnato al senese Simone Martini l’importante incarico di realizzare una “Vergine in trono circondata da angeli e da santi“ per la Sala del Mappamondo nel Palazzo Pubblico, quando Duccio di Buoninsegna aveva terminato da poco la pala della Maestà per l’altare maggiore del Duomo. La Maestà di Simone Martini è un affresco su parete dalle dimensioni importanti (970×763) e fu terminato nel giugno del 1315. L’affresco presenta caratteristiche innovative come le applicazioni di metallo, vetro, foglia e altri materiali; inoltre il diffuso utilizzo di raffinati stampini e punzoni e gli oggetti in oro che riproduce con ineguagliabile maestria, come nei dettagli del trono gotico della Maestà, hanno fatto ipotizzare che il giovane Simone abbia avuto familiarità con l’arte orafa. Siena ha voluto ricordare quindi gli ori di Martini con gli ori di Percossi Papi, ospitando ai piedi della Maestà di Simone Martini 142 oggetti d’arte e gioielli che rendono esplicito il legame tra il romano Percossi Papi e la città e il territorio di Siena.

Miniatura in smalto a fuoco su metallo per la morte di Arrigo VII
Miniatura in smalto a fuoco su metallo per la morte di Arrigo VII

Tra Contrade e Sacro Romano Impero La mostra si compone di 119 gioielli e oggetti ispirati alle Contrade di Siena; di 18 formelle dedicate agli Imperatori del Sacro Romano Impero Arrigo VII, il cui viaggio in Italia fu cantato dal contemporaneo Dante, e Sigismondo, suo nipote, che a lungo ha soggiornato a Siena prima di essere incoronato a Roma; ma soprattutto dall’abbagliante miniatura dedicata alla Maestà di Simone Martini. Ma è proprio nei gioielli e negli oggetti simbolo delle Contrade, fedelmente riprodotti quanto a osservanza dei colori e dei particolari araldici, che Diego Percossi Papi compie il più grande omaggio alla città di Siena e al suo tesoro più autentico, un patrimonio culturale immateriale, dal quale scaturiscono valori, spirito di comunità, sentimenti ed energie che hanno accompagnato Siena in tutte le sue sfide e che Percossi Papi sogna di portare nel mondo. Questa preziosa e originale proposta espositiva prende le mosse da “Le rêve italien de la maison du Luxembourg par le bijoux de Percossi Papi” ospitata nell’Abbazia di Neumünster in Lussemburgo e patrocinata dall’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo e dal Comune di Siena, mostra realizzata in occasione della ricorrenza del 700esimo anniversario della morte dell’Imperatore Arrigo VII, avvenuta nel territorio senese.

L’artista Diego Percossi Papi, artista e gioielliere romano con un profondo rapporto con la Storia di cui recupera il linguaggio applicandolo a creazioni originali e a loro modo “moderne”, ha presentato mostre personali in Palazzo Venezia a Roma, al museo Etnografico di S. Pietroburgo, in Palazzo Baiocchi Bonaparte a Lucca, nell’Abbazia di Neumünster in Lussemburgo.

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