barberiContrade.JPGIl 29 di giugno è il giorno della Tratta, con l’assegnazione dei cavalli e la prima prova. E’ la giornata più lunga del Palio, che inizia di buon ora, attorno alle sette, con l’arrivo dei cavalli in Piazza e termina a notte fonda, quando nei rioni si sogna la vittoria o si fa tardi in mille discussioni e polemiche. Questo è il Palio. Ieri la sorte ha sorriso alla Pantera ed alla Chiocciola, che hanno avuto in sorte i cavalli più esperti del gruppo. Abbiamo detto esperti e non titolati, perché i capitani hanno scelto di… non scegliere i migliori cavalli, mandando a casa l’esperto Istriceddu, ma anche il promettente Pestifero ed il vincitore Lo Specialista. Nessuno dei dieci barberi che correranno il due sera ha già vinto il Palio.

Le accoppiate Ecco dunque che la Pantera ha avuto in sorte Indianos, cavallo di 11 anni, espertissimo della Piazza ed il fantino scelto è Andrea Mari detto Brio, uno dei più ambiti della vigilia, che ha già montato il cavallo lo scorso anno nella Lupa. La Chiocciola ha avuto invece Porto Alabe e si è quasi subito concretizzato il matrimonio con il pistoiese Jonatan Bartoletti. Nell’Onda è invece arrivato il cavallo Osvaldo e la dirigenza di Malborghetto ha consegnato il giubbetto a Silvano Mulas, fantino già vincitore di un Palio e sicuramente uno dei migliori jockey in ippodromo. Il Drago ha avuto Oppio, lo scorso anno nel Nicchio, mentre il fantino individuato è Alessio Migheli. La Lupa ha avuto il debuttante Querino, cavallo di grande qualità arrivato secondo nel derby del mezzosangue, la corsa più importante d’Italia per questa razza. Il fantino sarà Luca Minisini alla ricerca di una riscossa. La Tartuca su Mocambo monterà il giovane sardo Sebastiano Murtas. La Giraffa ha fatto una scelta coraggiosa, ingaggiando Enrico Bruschelli, figlio del grande Luigi, fantino vincitore di 13 Palii per la femmina Naiké, uno dei cavalli che monta ogni giorno. Il diciottenne figlio di Trecciolino avrà tutte le possibilità di far bene, nonostante la cavalla non sia considerata favorita, tutt’altro, dopo due Palii corsi nell’anonimato. Nell’Aquila la sorte ha mandato Polonski ed il fantino sarà Giuseppe Zedde detto Gingillo. La Selva ha invece fatto il colpaccio della giornata, ingaggiando Giovanni Atzeni detto Tittia (due successi per lui nel 2013), sul debuttante ma promettente Quit Gold. Per finire il Bruco, che ha avuto la debuttante Ondina Prima ed ha scelto il fantino Francesco Caria detto Tremendo.

In equilibrio Sarà un Palio equilibrato, dove non ci sono favoritissimi della vigilia, ma almeno quattro o cinque contrade che possono sognare ad occhi aperti. Guardando alla forza dei cavalli, nella parte più bassa dei pronostici troviamo Tartuca, Onda e Giraffa, mentre gli altri sette, a tutto diritto, possono ambire alla vittoria. E’ questo il bello del Palio, anche se in un giorno o in una prova delle sei prove, tutto può essere rivoluzionato. E’ la magia di Siena che si manifesta e che fa innamorare non solo i senesi.

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