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Piazza del Popolo a Montalcino

Un referendum consultivo tra i cittadini, da svolgere nei prossimi mesi, per la fusione dei Comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso, in provincia di Siena, a partire dal primo gennaio 2017. Il testo del quesito referendario è stato approvato oggi dal Consiglio regionale della Toscana.

«Noi avevamo detto che progressivamente questo Consiglio avrebbe fatto un lavoro molto certosino per stimolare la fusione dei Comuni, è quello che sta accadendo: da 279 Comuni già 2 Comuni hanno deliberato, con loro referendum, la loro fusione. È il caso di Abetone con Cutigliano, ed è il caso di San Marcello con Piteglio. Ma ora vi è un terzo caso che ha avanzato un iter, condiviso dalle due amministrazioni, dai due Consigli comunali, oggi abbiamo potuto approvare il referendum che vedrà la consultazione delle due popolazioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale toscano, Eugenio Giani, parlando a margine dei lavori dell’assemblea, in corso di svolgimento a Palazzo Panciatichi a Firenze. «A unirsi due Comuni assai prestigiosi: Montalcino, che ha una produzione e una fama nel mondo pensiamo al famoso Brunello e San Giovanni d’Asso rinomato per la produzione di tartufo – ha aggiunto Giani – E San Giovanni d’Asso in questo caso rinuncerebbe anche al proprio nome, si chiamerebbe sempre e comunque Montalcino, ma mettere insieme il vino buonissimo col tartufo renderà questo comune sul piano dell’agroalimentare sicuramente uno dei Comuni più conosciuti e prestigiosi. Al di là della battuta, è un contributo a una migliore organizzazione dei servizi, a una migliore organizzazione amministrativa e se i cittadini suffragheranno una volontà che è già stata espressa dai Consigli comunali, quindi, dagli eletti sarà sicuramente un passo avanti nella migliore organizzazione dei municipi della Toscana».

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