di chiara ortigniDovrebbe essere finalmente oggi il giorno giusto in casa Fiorentina per l’ufficializzazione del neo tecnico gigliato Paulo Sousa. Infatti l’allenatore portoghese pare aver risolto tutte le pendenze contrattuali con l’ormai suo ex club, gli svizzeri del Basilea, e si potrebbe mettere in viaggio nelle prossime ore per Firenze. Il centrocampista con un passato anche nella Juventus, motivo che ha scatenato nella tifoseria viola anche qualche malumore, firmerà un contratto con la società guidata dalla famiglia Della Valle su base biennale, con opzione sul terzo anno, e si appresta ad essere presentato entro il prossimo week-end, con invece Andrea Della Valle atteso in città soltanto forse la prossima settimana. Nel frattempo per parlare del momento in casa gigliata AgenziaImpress ha sentito l’ex giocatore viola Alberto Di Chiara, in questi giorni ospite dello stand Ortigni a Pitti Immagine, visto la grande passione per il classe ’64 romano per il mondo della moda e soprattutto per il settore calzaturiero. «Avrei preferito come nuovo allenatore della Fiorentina un tecnico italiano perché mi piace la scuola nostrana a livello di tecnici ma se è stato scelto Paulo Sousa credo sia stata fatta una selezione ponderata – ha spiegato Di Chiara –. La gestione di Montella ed il suo esonero è stata un po’ confusionaria. L’importante però a questo punto è che Paulo Sousa entri nell’ottica di cercare di fare bene in un ambiente non facilissimo, ma forte di quanto ha fatto in Svizzera. Deve avere la fiducia della società che è la cosa principale e deve entrare nelle vene di una città che non ha preso favorevolmente per adesso il suo arrivo».

 

Nuovo ciclo viola? «Non so se la Fiorentina ha finito un ciclo con Montella, serve una nuova mentalità perché l’ex tecnico gigliato ha fatto molto bene, fare di meglio non sarà semplice, ci sono giocatori abbastanza logori ma il primo aspetto su cui auspico lavori Paulo Sousa che è quello di ricucire il suo rapporto con l’ambiente. Serve ridare passione ai tifosi perché è indispensabile soprattutto con spinta propulsiva ad una realtà non da big in termini di piazza come è quella di Firenze. Mi auguro che Sousa abbia voce in capitolo sul mercato, che ponderi bene eventuali anche cessioni pesante, come quella di Mario Gomez, e soprattutto riporti alla luce qualche giovane che magari, stimolato da una ripartenza, ha fame di mettersi in mostra». Proprio sull’attaccante tedesco Alberto Di Chiara ci tiene a precisare: «Non bisogna pensare di liberarsi facilmente di un giocatore che ha sempre segnato in carriera. Non dimentichiamoci che Gomez ha una carriera che parla per lui e che alla Fiorentina è stato condizionato da molteplici infortuni. Capisco esigente di bilancio e la delusione di una larga fetta di tifosi, ma io un’altra chance al tedesco fossi Paulo Sousa gliela darei, fosse anche nella prima parte del prossimo ritiro estivo di Moena».

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