FIRENZE  – Si intitola ‘Fiamma’, il ritratto femminile dipinto a Firenze, appena un anno prima di essere deportato ad Auschwitz, dal grande pittore ebreo tedesco del Novecento Rudolf Levy, che è stato recentemente acquistato dalle Gallerie degli Uffizi.

In occasione del Giorno della Memoria, da domani l’opera sarà esposta a Palazzo Pitti, all’ingresso della Galleria Palatina, nel Corridoio delle Statue.

Il celebre dipinto, spiega una nota, esposto a Tel Aviv nel 1968 e a Milano e Berlino nel 1995, fu scelto come immagine per la copertina del libro di Michele Sarfatti ‘Gli ebrei nell’Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione’ (Piccola Biblioteca Einaudi, 2000), un classico sull’argomento. Levy (Stettino 1875-Auschwitz 1944) trascorse nel capoluogo toscano gli ultimi anni della sua vita: arrivato in città nel dicembre 1940, vi rimase e lavorò fino al 12 dicembre 1943, quando fu arrestato e deportato ad Auschwitz dove morì.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt spiega che “Rudolf Levy era uno dei più importanti artisti ebrei in esilio a Firenze durante la seconda Guerra Mondiale. Le sue opere, ispirate a Matisse, vennero messe nell’indice dell’’arte degenerata’ dai nazisti. Fiamma è il primo suo dipinto a entrare nelle collezioni degli Uffizi, e farà parte della mostra sull’artista in programma per il 2023, la prima monografica a lui dedicata, che le Gallerie stanno preparando da tempo insieme al Museo e Centro di documentazione della deportazione e Resistenza di Prato”.

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