Piccoli equivoci senza importanza, direbbe Antonio Tabucchi. Delle grandi cose se ne occuperanno quelli che hanno capito tutto e che svariano dall’ago al milione. Quindi possono passare ad altri blog più navigati, tutti coloro a cui non interessino, nell’ordine: il voltafaccia di una panchina a cui non frega niente di San Francesco; Voyager eletta a trasmissione dell’anno dalla giunta senese smart; la presidente della Rai promossa filosofa dal Magistrato delle Contrade. E – di contro – a riequilibrare un po’ per farci prendere almeno fiato, le gesta da moderno cercatore di sogni, di Michele Fiorini.

Quella dopo Pasqua si annuncia come una settimana di ricchi premi e cotillons, tipica di quella faccia finta della città, che ignora e ripudia ormai da anni il suo volto più genuino, svenduto al potere negli anni d’oro della Siena prima da bere e poi da sfasciare.

C’è molta Rai in questa settimana; oggi, 29 marzo, arriva la troupe di Voyager, quelli dei misteri misteriosi misteriosamente esoterici nonché paranormali. Chissà se verranno a rivelare cose preziose, per esempio, sul mistero del documento di Nomura ritrovato nella cassaforte del Monte dei Paschi, abbondantemente dopo che il Monte ne aveva già scritto nelle note a margine del bilancio.

Oppure, chissà, Voyager si misurerà con il mistero della politica senese, fatta magicamente sparire dal sindaco Bruno Valentini, dalla ribalta dei colpevoli dello sfascio cittadino. Prestidigitazione effettuata davanti alla Commissione regionale d’inchiesta sullo scandalo del Monte, che più che indagare sta facendo interviste a persone informate – più o meno – dei fatti. Ma che quei fatti rappresentano secondo le proprie sensibilità e i propri punti di vista, non in modo oggettivo. O secondo le proprie esigenze di equilibri politici interni al Pd. Come ha dimostrato la “magia” del Valentini.

Ma oggi arriva Voyager, accolta in pompa magna dalla giunta comunale. Si legge nel comunicato stampa: “Riprese video autorizzate gratuitamente per la registrazione di una puntata del famoso e seguito programma televisivo “Voyager”.Questa la decisione della Giunta comunale alla richiesta effettuata dalla Rai che sarà a Siena, il prossimo 29 marzo, per la realizzazione di una puntata della trasmissione in onda a maggio su Rai 2. “Un’occasione per la città – ha commentato il sindaco Bruno Valentini – per contribuire a conferire visibilità nazionale al patrimonio artistico-culturale di interesse storico”. Evidentemente alla giunta comunale sta a cuore il 6% di share della trasmissione, con spettatori fra il milione e il milione e mezzo. Cifra che non è male. Ma Siena ha davvero bisogno di Voyager tanto da dare comunicazione ufficiale dell’arrivo della troupe con un comunicato ad hoc? E poi di questo tenore? Attraverso Voyager? Ma siete sicuri che ci sia un’equazione possibile tra Siena e Voyager? Il tour della trasmissione di Rai 2, prima di Siena, ha toccato Ferrara e il quotidiano La Nuova Ferrara ha così presentato la trasmissione: “Tratta soprattutto temi legati a presunti misteri insoluti, alla cosiddetta archeologia misteriosa, all’ufologia, al paranormale, al misticismo e alle pseudoscienze in generale”. Non risultano comunicati stampa ufficiali del Comune di Ferrara sull’ “evento-Voyager”.

Ma nella città che punta a diventare un eventificio di bassa lega, anche Voyager viene gonfiato. Come le casette con la cioccolata in Piazza del Campo, sede ormai di tutto, mentre invece dovrebbe essere luogo dell’eccezionale e non dell’ordinario. Location di prestigio assoluto per eventi di prestigio assoluto, davvero, come le Strade Bianche, per esempio, o il Mercato storico che torna proprio sabato 2 e domenica 3 aprile.

E, invece, tutto viene ricondotto a Piazza del Campo, trascurando quella Fortezza Medicea, che dopo essere stata bucata come il groviera nei suoi contrafforti, attende gli eventi promessi. Portare tutto dentro il Campo significa solo usarla, Piazza del Campo. Ma fa tutto parte della città “finta”, che non riesce a selezionare le occasioni reali di ribalta esterna, soprattutto perché ha scarsa percezione dei valori interni della città “vera”.

Un altro esempio oltre alla Fortezza bucata, molto più terra terra. E’ infatti stata piantata a terra, rivoltata, dando quindi le spalle allo splendido panorama di San Francesco, una panchina sistemata in via Valdambrino, a Ravacciano. La panchina che volta le spalle alla meravigliosa vista di San Francesco è stata segnalata su Fb da Francesco Burroni. Un piccolo segno di assoluta strafalcioneria.

E’ come voltare le spalle alla bellezza della città. Come la “Siena finta” fa anche sul fronte delle competenze delle persone, soprattutto se sono senesi per davvero. E’ in virtù di questa modalità snob, che si continua a parlare di Museo del Palio, senza che ancora Magistrato delle Contrade, Consorzio per la Tutela del Palio, Comune, abbiano avuto il buon senso di interpellare gente che magari in tema può dare un contributo concreto. Come Michele Fiorini, per esempio: ha messo insieme, con competenza e sacrificio, il più grande archivio multimediale sul Palio, che dunque esiste già in gran parte, sostanzialmente ignorato dagli intellettualoni da sempre allineati.

Posto che un Museo del Palio possa avere un senso solo in una dimensione in larga parte multimediale – le immagini, i suoni, le voci – perché non credo che nessuno possa pensare di piluccare opere dai vari Musei delle Contrade per portarli da qualsiasi altra parte, pare brutto parlare con il Fiorini? O anche con Tobia Pescia, magari, senese anche lui, ex Principe dei Goliardi, che ha allestito l’esposizione multimediale della Toscana allo strombazzatissimo Expo? Ignorati perché non sono Roberto Giacobbo (conduttore di Voyager)? Perché sono senesi e allora qualche altro senese geloso si potrebbe imbuzzire? O forse, più semplicemente, perché la città “finta” ha poca dimestichezza con le risorse vere e competenti della città. Che ovviamente non ossequiano i potenti di turno e non vanno agli eventi della Siena smart. Per questo non vengono considerati.

Ci vorrebbe uno scatto di orgoglio della gente delle Contrade, se ancora fosse possibile. Ma è difficile come volare. Tutto avviene ormai nel silenzio generale, nel distratto disinteresse condiviso di tanti senesi.

Il Magistrato delle Contrade, per esempio, quest’anno ha deciso di elevare la presidente della Rai Monica Maggioni – peraltro brava giornalista – al rango di “filosofa” per l’annuale “Dialogo tra cielo e terra”. Ci sarà sabato 2 aprile, per il Capodanno senese, così importante da essere serenamente spostato di una settimana. Che la presidente della prima Rai dell’era renziana sia stata scelta dall’organo di rappresentanza delle Contrade, dopo Gianfranco Ravasi, Massimo Cacciari e Enzo Bianchi, fa riflettere.

Intanto, il sopra citato Michele Fiorini, più o meno ignorato da quelli della Siena ganza, continua a lavorare in silenzio per la città e le Contrade: custodisce e salvaguarda memoria e conoscenza, valori e tradizioni, attraverso il suo lavoro di cercatore di immagini e testimonianze filmate, oltretutto legando bene passato e futuro attraverso l’innovazione digitale.

Se qualche Priore incappasse in questo scritto, ci pensi quando mancheranno pochi giorni al Concistoro per attribuire i premi del Mangia. Ci pensi, magari, confrontando il lavoro del Contradaiolo Senese Michele Fiorini, con il curriculum del professorone di turno in cerca di vetrina, che qualche maggiorente gli avrà passato alla zitta. Uno di quelli che si vedono solo alla Cena della Prova generale insieme a tanti ospiti smart. Ci pensi, e magari pensi anche a Siena.

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