FIRENZE – Protesta la sanità toscana per chiedere maggiori assunzioni e migliori condizioni di lavoro sul fronte della sicurezza e dei carichi di lavoro e di stress.

Davanti alla sede della Regione Toscana, a Firenze, il presidio indetto da Nursind Toscana, sindacato autonomo degli infermieri, che ha mobilitato i propri iscritti anche per uno sciopero nazionale. In protesta stamattina anche i lavoratori del comparto sanitario riuniti dalla sigla Usb che però si sono dati appuntamento davanti all’assessorato regionale alla sanità che è in via Alderotti, in periferia.

“In Italia mancano all’appello oltre 63mila infermieri – spiega Giampaolo Giannoni, coordinatore Nursind Toscana – e la Toscana è tra le regioni messe peggio, con un fabbisogno di quasi 4mila professionisti”.

“Lo slogan di questa protesta – spiega Stefano Corsini del coordinamento regionale Usb pubblico impiego – è ‘sanità al collasso, operatori esauriti’ sia dal punto di vista fisico per colpa della pandemia, ma anche psicologico per il carico di stress. In occasione del presidio a Firenze avevamo chiesto un incontro con l’assessore Bezzini, ma siamo stati ricevuti dal responsabile relazioni sindacali che ha ascoltato le nostre richieste. Chiederemo ancora una volta l’incontro con l’assessore perché vogliamo sapere che idea della sanità pubblica ha la Regione Toscana”. Nel pomeriggio prevista una protesta della Usb anche a Pisa.

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