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SAN GIULIANO TERME – Oltre 400 persone hanno partecipato oggi alla cerimonia funebre di Marah Abu Zhuri, la giovane palestinese di 20 anni morta a Pisa a causa di una grave malnutrizione durante un’evacuazione sanitaria.

La cerimonia, promossa dal Comune di San Giuliano Terme (Pisa), ha segnato il momento in cui la giovane è stata tumulata nel cimitero di Pontasserchio, dove riposerà per sempre.

Durante la cerimonia, Nabila, madre di Marah, ha espresso con commozione il significato profondo della perdita: «Mia figlia e la sua morte rappresentano il simbolo delle sofferenze della Palestina e di tutti i palestinesi. Vi ringrazio per questa vicinanza. Marah riposerà qui per sempre, ma io voglio tornare nella mia terra e rientrerò a Gaza».

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi rappresentanti politici regionali e locali, tra cui il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Tuttavia, il suo intervento è stato interrotto da alcuni attivisti Pro Pal, che gli hanno rivolto grida di “Vergogna” chiedendo di interrompere ogni collaborazione con lo Stato di Israele.

La morte di Marah Abu Zhuri ha acceso nuovamente i riflettori sulle difficili condizioni di vita della popolazione palestinese, e questo momento di cordoglio si è trasformato anche in un’occasione di forte impegno civile e politico da parte della comunità locale.