«I numeri dimostrano, senza bisogno di nessun’altra interpretazione, che se dovesse andare in porto la fusione, i cittadini di Torrita pagherebbero più tasse e si indebiterebbero il doppio rispetto ad ora». A dirlo, in una nota il Comitato “No” alla fusione Torrita di Siena- Montepulciano, ribadendo la sua contrarietà all’unione con Montepulciano più volte paventata dagli amministratori locali dei due Comuni senesi.

«Salasso per Torrita sarà inevitabile» Secondo il Comitato che fa riferimento ai numeri ufficiali forniti dal Ministero dell’Interno la pressione tributaria pro capite di Montepulciano è pari a  € 785,00, quella di Torrita di Siena a €619,00; il debito residuo pro capite di Montepulciano è pari € 975,00, quello di Torrita di Siena  €495,00. Dati da cui emerge come «il Comune di Montepulciano è più indebitato e con un maggiore carico fiscale rispetto a quello di Torrita e, dopo l’eventuale fusione, per i torritesi il salasso sarà inevitabile. Sarebbero sufficienti questi dati per comprendere la necessità di chiudere definitivamente il progetto di fusione, invece si insiste e si utilizzano consulenti esterni, pagati con i nostri soldi, per poterne definire le motivazioni ed i vantaggi. In buona sostanza, il geometra ha costruito il tetto, ma adesso non sa come fare le fondamenta. La fusione non passerà».

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