Slc Cgil, Slp Cisl e UilPoste segnalano che da diversi giorni si verificano lunghe code di clienti in molti uffici postali dei comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, code che creano notevoli criticità sia per quanto riguarda il rischio di assembramenti, sia per il verificarsi di episodi di intolleranza ed atteggiamenti aggressivi verso gli operatori postali in servizio negli uffici medesimi.

A pesare la mancanza di addetti L’afflusso negli uffici in lunghe file di utenti superiore alla media è dovuto non solo alle regole anti Covid che impongono accessi contingentati, ma anche ad un numero di sportelli aperti largamente insufficienti – vista la mancanza notevole di addetti – per le scadenze istituzionali di adempimenti Imu, Tari e l’aggiungersi di richieste di attivazione di identità digitale. Ciò determina le criticità in precedenza evidenziate e impone urgenti interventi da parte dell’azienda fino ad oggi non attuati. «Avendo segnalato tali criticità alle Prefetture ed ai sindaci delle province di Firenze, Prato e Pistoia – si legge in una nota dei sindacati -, oltre che ai responsabili regionali di Poste Italiane, si richiede un intervento a tutte le autorità preposte al coordinamento dell’ordine e della sicurezza pubblica per assicurare la presenza di servizi di vigilanza presso i siti dove si manifestano gli eventi denunciati, al fine di prevenire assembramenti, regolare gli afflussi, evitare qualsiasi rischio di episodi di intolleranza e assicurare le necessarie condizioni di sicurezza per i lavoratori e la clientela all’interno e all’esterno degli uffici postali. Tale richiesta viene avanzata anche in considerazione del pagamento anticipato, dal 28 dicembre al 2 gennaio, delle pensioni di gennaio 2021».

Articolo precedenteReallyFriend. Ecco il primo social al mondo per la beneficenza. E’ made in Pisa
Articolo successivoCoronavirus. A Firenze sensi unici pedonali contro gli assembramenti