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Un’ identità necessaria per il mercato unico dei servizi professionali. E’ questo in sintesi l’obiettivo della nuova Carta europea dell’Agronomo, presentata quest’oggi a Bruxelles nella giornata conclusiva dell’XI Conference Cedia, la conferenza europea degli agronomi organizzata da CEDIA e CONAF. La Carta europea – un aggiornamento del documento redatto nel 1994 – rappresenta una piattaforma comune per tutti i professionisti agronomi europei (86mila), e che dovrà poi tradursi nella EPC – la tessera europea del professionista.

Principi deontologici comuni – “Si tratta di un documento importante per tutti gli agronomi e forestali d’Europa – ha sottolineato il presidente CONAF Andrea Sisti -: fondamentale sarà avere una comunanza di principi deontologici ed etici. L’obiettivo della sicurezza dell’ambiente, della tutela della salute e degli alimenti impronta in modo etico e responsabile l’azione in un’ottica di progresso sociale. L’autonomia e l’indipendenza del professionista sono principi generali – ha proseguito Sisti – per salvaguardare l’obiettività di ogni singola scelta professionale tanto più laddove comporti rischio per la salute e la sicurezza pubblica