L’estate sta arrivando velocemente, riscaldando il mare e la sabbia delle innumerevoli spiagge dell’Isola d’Elba e, dopo le «miracolose nidificazioni di tartarughe marine a Marna di Campo nel 2017 e a Straccoligno nel 2018 – le prime di cui si abbia notizia nell’Arcipelago Toscano» Legambiente e Parco Nazionale sperano che anche quest’anno porti almeno un nido di Caretta caretta e l’emozionante spettacolo delle piccole tartarughine che scavano la sabbia e arrancano verso il mare.

Progetto Elistar Infatti, con il progetto Elistar, Legambiente Arcipelago Toscano e Il Parco Nazionale dell’Arcipelago stanno mettendo in atto una serie di azioni per aiutare le tartarughe marine, a rischio per la cattura accidentale nelle reti, per l’ingestione di plastica e per la diminuzione/erosione delle spiagge adatte alla nidificazione, a riprodursi in sicurezza in quella che ormai in molti chiamano l’Isola delle tartarughe. Oltre alla campagna informativa, con la distribuzione di opuscoli e installazione di cartelli esplicativi in circa sessanta spiagge dell’Elba, oltre il coinvolgimento degli stabilimenti balneari e punti blu che diventeranno amici delle tartarughe marine con il progetto Tartalove. il Cigno Verde anche quest’anno si impegna a monitorare  le principali spiagge sabbiose dell’Elba con l’aiuto dei volontari e la preziosa collaborazione della Capitaneria di Porto e dell’Osservatorio Toscano della Biodiversità.

Campagna di monitoraggio Come spiega Isa Tonso, responsabile del progetto Elistar per Legambiente Arcipelago Toscano, «si tratta semplicemente di fare una salutare passeggiata la mattina presto, prima del passaggio delle ruspe e dei rastrelli dei bagnini, alla ricerca delle caratteristiche tracce che le tartarughe marine lasciano sull’arenile quando lo risalgono per scavare il nido in cui depongono le uova. Contiamo anche quest’anno sull’aiuto dei volontari esperti, di coloro che hanno partecipato al corso di formazione del gennaio scorso presso la sede del Parco Nazionale (a una parte dei quali rivolgiamo un particolare appello a farsi vivi) e anche sull’aiuto di turisti e residenti che, anche se senza esperienza, vogliono essere protagonisti di un progetto di conservazione di questi affascinanti e misteriosi rettili preistorici che nuotano nei nostri mari da più di 100 milioni di anni. Le tartarughe che cercano rifugio dal riscaldamento globale hanno bisogno di tutti noi». La campagna di monitoraggio delle spiagge comincia domenica 9 giugno e prosegue fino alla prima metà di agosto. A tutti i volontari che parteciperanno ai turni di controllo e vigilanza verranno forniti materiale informativo e la maglietta di Elistar.

 

Per partecipare e per informazioni rivolgersi a:

 

legambientearcipelago@gmail.com

Articolo precedenteFesta del Barbarossa, 59esima edizione, a San Quirico d’Orcia (Si) dal 12 al 16 giugno
Articolo successivoOpportunità e nuove prospettive per l’enoturismo, giornata di studi all’Università di Siena