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FIRENZE – Amministrazioni locali di diversi colori politici presenteranno nei prossimi giorni quattro ricorsi contro il decreto di Via per la nuova pista dell’aeroporto di Peretola.

Comuni guidati dal Pd, dalla sinistra radicale e dal centrodestra uniscono le forze per contestare l’opera, definita un “ostaggio” del dibattito sul futuro della Piana, legato a un modello di sviluppo basato sulla “monocoltura” del turismo.

A impugnare il decreto saranno il Comune di Sesto Fiorentino e quello di Campi Bisenzio, oltre a un ricorso congiunto di Calenzano, Carmignano e Poggio a Caiano, supportato dalla Provincia di Prato. Previsti anche interventi dei comitati cittadini. “I riflessi più importanti sotto il profilo urbanistico e ambientale sono sul nostro territorio”, spiega il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri. “Uno fra tutti il tema del reticolo idrogeologico, così fragile. Con l’alluvione sono stati bruciati due miliardi: i soldi pubblici destinati all’aeroporto potrebbero essere investiti per mettere in sicurezza il territorio”.

Nonostante l’approvazione ministeriale della Via, i lavori non possono partire senza la deroga alla direttiva Habitat da parte dell’Europa. Potrebbe rendersi necessario un passaggio in Consiglio regionale, dove i nuovi equilibri complicano la partita: il fronte del no conta su M5S, Avs – che ora include l’ex sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – e pesi massimi del Pd come l’ex primo cittadino Matteo Biffoni. Entrambi parteciperanno domani sera alle 21 all’assemblea “Un altro volo è possibile” al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio.

Il fronte del sì non molla. La sindaca di Firenze Sara Funaro, ai microfoni di Rtv38, attacca: “Non riesco a capire il ricorso, su che cosa si basa? Calenzano non ha sorvoli, ma aerei che passano a 2,5 km di distanza; Carmignano, anche lì, nessun sorvolo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Camera di Commercio di Firenze Massimo Manetti, che cita i dati sull’export a sostegno dell’opera.

La querelle su Peretola continua a dividere, con implicazioni che vanno dall’ambiente all’economia della Toscana.

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