Primi due giorni senesi per Alessandro Profumo, presidente designato di Banca Monte dei Paschi di Siena. Profumo è tornato a Rocca Salimbeni, sede del Monte. Qui, oggi, è presente anche Giuseppe Mussari, attuale presidente della banca. Non è escluso che i due possano avere un incontro e un nuovo scambio di idee.

Profumo e la Fondazione Ieri intanto il faccia a faccia prima con il presidente della Fondazione Gabriello Mancini, e poi, insieme agli altri candidati dall'Ente per il Cda di Banca Monte dei Paschi, Paola Demartini, Tania Groppi, Angelo Dringoli, Marco Turchi, con tutta la deputazione generale e amministratrice della Fondazione MPS che rimane azionista di maggioranza della Banca. Secondo quanto si apprende Profumo, accompagnato dal futuro Ad Fabrizio Viola, ha incassato, pur nelle difficoltà attuali, il sostegno della Fondazione e ha fatto due richiami: il primo alla necessità di cambiamento, ormai inevitabile per una Banca che non potrà guardare ai prossimi anni come ha fatto da 500 anni a questa parte. Un cambiamento che non sarà indolore soprattutto per il territorio di riferimento ma che, al tempo stesso, potrà contare sulle capacità presenti all’interno della Banca stessa. Un cambio di orizzonte che dovrà essere supportato e sopportato da una comunità di intenti che ultimamente il sistema Siena sembra aver smarrito. In sintesi, prima la discussione e poi la decisione che il territorio e le istituzioni, anche in presenza di scelte “dolorose”, dovranno sostenere.

Profumo e la Banca L'elezione di Profumo è in programma il prossimo 27 aprile, quando si riuniranno in assemblea i soci della Banca Mps per l'approvazione del bilancio e l'elezione del nuovo Cda. E' chiaro però che il presidente designato voglia arrivare a quella data pronto a prendere, insieme all'attuale dg Fabrizio Viola (indicato a sua volta come prossimo ad), le decisioni necessarie per il futuro dell'istituto senese. Tra ieri e questa mattina Profumo ha incontrato alcuni degli attuali manager del Monte. Verosimilmente, insieme a Viola, avrà discusso con loro dei primi segnali di cambiamento che potrebbero avere proprio come primi destinatari i livelli apicali dell’istituto bancario.

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