Accorpamento delle Province ma anche razionalizzazione degli uffici dello Stato. E’ quanto chiedono le Province per voce del loro presidente Giuseppe Castiglione in vista della riunione del Consiglio dei Ministri in cui si discuterà di spending review.
 
 «Ridisegnare le Province porterà risparmi reali solo se questa operazione sarà accompagnata dalla riduzione conseguente della spesa centrale e periferica dello Stato – spiega Castiglione -. Se accorpiamo le Province, dobbiamo accorpare le Prefetture e gli uffici periferici dello Stato, che oggi hanno sedi in tutte le Province. Altrimenti il risparmio sarà del tutto ininfluente sulla spesa pubblica. Nella nostra proposta di riordino delle Province abbiamo quantificato in almeno 5 miliardi i risparmi che si avrebbero se, insieme all’accorpamento delle Province, si avviasse la razionalizzazione degli uffici dello Stato. Questa è l’operazione di riforma della spesa che serve al Paese, e la spendig  review va  realizzata su tutti i livelli di Governo: Stato, Regioni, Province, Comuni. Altrimenti si rischia di non intervenire su quei capitoli di spesa, come la spesa sanitaria, che potrebbero avere grandi margini di risparmi. Noi siamo pronti, la nostra proposta di autoriforma l’abbiamo presentata da tempo: aspettiamo di vedere quella delle altre istituzioni centrali e locali».

Piemonte modello per l’italia «Poiché da qualche parte occorre iniziare per contribuire al contenimento della spesa pubblica – ha detto il vice presidente vicario dell’Upi, Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino -, in Piemonte per primi abbiamo proposto di ridurre il numero delle Province da 8 a 4 e chiesto al Governo che contemporaneamente riduca veramente il numero degli uffici periferici, eliminando l’enorme numero di enti, società e agenzie che svolgono funzioni potenzialmente destinabili a Enti Locali e Regioni. Questa proposta nata in Piemonte e adattata all’Italia – sottolinea Saitta – consentirebbe di risparmiare almeno 5 miliardi di euro che potrebbero essere destinate al rilancio degli investimenti degli Enti locali: dal processo di accorpamento delle Province è possibile ricavare 1 miliardo, dal riordino degli uffici periferici dello Stato almeno 2,5 miliardi di euro e altri 1,5 miliardi dall’ abolizione degli enti e agenzie strumentali. Per questi motivi siamo pronti a partecipare alla creazione di un a task force nazionale per la spending review e aspettiamo che il Governo ci chiami».

 

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