FIRENZE – I progetti in campo per la Riserva di biosfera dell’Appennino tosco-emiliano sono 80, tra i quali 26 in Toscana. Finanziati con 4 milioni dal ministero dell’Ambiente, attraverso il pubblico avviso “Unesco per il clima”.

All’Italia complessivamente alla rete delle Mab (Man and the biosphere) sono stati assegnati complessivamente 60 milioni. “Mab Unesco Appennino mantiene la promessa di essere un patto per fare cose concrete, oltre che un brand di richiamo e di valore – ha affermato Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale e coordinatore della Riserva di biosfera dell’Appennino tosco-emiliano – Gli 80 comuni tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Massa Carrara, Lucca, La Spezia hanno colto tutti (e ciò è molto bello) le opportunità offerte dal bando ministero dell’Ambiente”.

I progetti, spiega, “sono strettamente ancorati alla riduzione della CO2 e all’adattamento ai cambiamenti climatici. Sono piccole azioni, ma molto diffuse e sono una presenza e una testimonianza dal basso preziosa di cui c’è enorme bisogno”.

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