Giovanni Lindo Ferretti si racconta a Sarteano. Giovedì 7 agosto (ore 18,00 – Chiostro Cennini) è in programma l’incontro con Ferretti che parlerà dei CCCP, CSI, PGR e del suo teatro equestre, mentre l’8 agosto al Castello il musicista dialogherà con lo scrittore Michele Rossi intorno al suo libro “Quello che deve accadere, accade. Storia di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni” ((inizio spettacolo ore 21,30).

A tu per tu con Ferretti – Ferretti rispondendo alle domande di Rossi, al seguito dell’artista da vent’anni e suo biografo, racconterà la sua avventura artistica e il percorso di vita. Sarà un piacevole modo di rievocare gli anni Ottanta, quando, spenti gli schermi dell’ossessione televisiva e della noia di provincia, due ventenni emiliani in cerca di sfoghi creativi e alternative possibilità di vita si incontrarono per puro caso, ciascuno percorrendo una strada personale, a Berlino. Subendo il fascino della ruvidezza del punk, dell’estetica “filosovietica” e dell’Oriente, Ferretti dette vita con Massimo Zamboni ai CCCP Fedeli alla linea, soffocati per “mancanza d’aria” nel 1990. Abbandonati i veementi proclami e le alte tonalità, appoggiandosi alle sonorità distorte di Zamboni e all’originalità musicale dei nuovi compagni di avventura provenienti dai Litfiba, dalle ceneri dei CCCP nacquero i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), un gruppo cult, indie-rock, arrivato primo in classifica. Nell’estate del ‘96, durante un indimenticabile viaggio compiuto in Mongolia, il sodalizio tra i due amici (all’apparenza indissolubile) si incrinò, per implodere tre anni dopo a Berlino dove tutto era cominciato diciotto anni prima.Coinvolto da un vortice di cambiamenti interiori, Ferretti dette vita con i rimanenti componenti del gruppo ai PGR (Per Grazia Ricevuta), un progetto musicale colto e raffinato chiuso nel 2009. Oggi Ferretti, gettato nel dimenticatoio il passato artistico e acquisito un nuovo colpo d’occhio sul mondo, si è fatto cantore, cavalcante, “montano italico cattolico-romano”, ha fondato una compagnia equestre e non cessa di sorprendere.

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