l'impeto del cavallo Ribot, da facebook

PISA – Ribot è come Federer o Jordan. Si può anche sapere quasi niente di sport, ma quel nome richiamerà alla mente sempre un qualcosa. Leggende capaci di travalicare il proprio ambito di competenza e diventare elemento di culto tra le masse. Pisa, tra il 26 e il 27 febbraio, renderà omaggio al mitico cavallo, nel 70° anniversario della nascita.

Lo farà in due giorni, per celebrare il sabato le imprese sportive e la domenica il “Ribot day”, all’ippodromo di San Rossore, con una corsa denominata “Premio 70° anniversario”. “È un’iniziativa – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – che intende riconoscere, con il ricordo di questo grande campione che fu definito ‘il cavallo del secolo’, anche il ruolo sociale, culturale ed economico delle attività dell’ippica in Italia e nella nostra città dove, da sempre, ha una grande rilevanza”.

Tra il 1954 e il 1956 Ribot prese parte a 16 corse, vincendole tutte. In Francia, in Inghilterra e anche in Italia, dove proprio San Rossore il 5 marzo 1955 trionfò nel “premio Pisa” sulla distanza dei 1.500 metri. Territorio che è stato per lui una seconda casa poiché, durante la sua attività agonistica, al campione purosangue venivano fatti trascorrere i periodi dello svernamento, da novembre a  febbraio, nelle scuderie di Barbaricina, nelle immediate vicinanze dell’ippodromo.

Le imprese di Ribot saranno celebrate anche nel convegno “La leggenda di Ribot per il futuro dell’ippica”, in programma il 26 febbraio a Palazzo Gambacorti con inizio alle ore 16.30. Il “Ribot day” invece prevede anche una prova dedicata ai fantini under 25, provenienti dalle migliori scuole europee. Questa gara è articola in tre sessioni. Per tutta la giornata poi, sul maxischermo dell’ipodromo saranno diffuse le immagini delle maggiori imprese sportive di Ribot compresi alcuni filmati fino ad oggi inediti. Nell’edicola dell’ippodromo sarà anche disponibile il libro “Ribot, un campione  e la sua epoca”.

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