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FIRENZE – No a nuovi termovalorizzatori e nuove discariche in Toscana; sì alla costruzione di un’industria dei rifiuti che sappia stare sul mercato.

E’ quanto detto dall’assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, durante una comunicazione nell’aula del Consiglio toscano sulla ‘strategia regionale per il nuovo piano dell’economia circolare’. Oltre al nuovo Piano regionale di sviluppo (Prs), ha spiegato Monni, la Giunta sta lavorando alla «definizione di un Piano per la transizione ecologica che superi la frammentarietà della pianificazione settoriale ambientale a favore di un quadro organico che si incentri sia sui temi dell’adattamento sia su quelli del contrasto ai cambiamenti climatici».

Obiettivo 65% di riciclo al 2035

Monni ha indicato «pochi ma ambiziosi punti: la riduzione della produzione di rifiuti e riuso; il miglioramento quali-quantitativo delle raccolte differenziate fino a raggiungere l’obiettivo dell’80-85% nel 2035; più riciclo e recupero, scegliamo di orientare la gestione dei rifiuti verso le opzioni più virtuose di trattamento per raggiungere il 65% di riciclo di materia al 2035; no a nuovi termovalorizzatori; no a nuove discariche; da problema a risorsa, orientiamo la gestione dei rifiuti verso la realizzazione di una vera e propria industria nel quadro di una forte regia pubblica, partendo dal nuovo strumento dell’avviso pubblico”. Monni ha poi annunciato l’apertura, “entro la prima metà di ottobre” di un avviso pubblico che “servirà a raccogliere, da attori pubblici e privati, manifestazioni d’interesse relative alla realizzazione di impianti di riciclo e recupero».

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