Mantenere sempre alta l’attenzione e raccontare la criminalità per diffondere il seme della legalità. Domenica 14 ottobre a Torrenieri  si parla di “Mafia della porta accanto” (scarica) per una giornata di riflessione sulle infiltrazioni mafiose in Toscana e su chi ogni giorni è in prima linea per combatterla (ore 17,30 – Dancing Etoile).

L’iniziativa  La giornata, promossa da Coop Centro Italia sezione soci Valdarbia in collaborazione con Libera, si aprirà con un dibattito-riflessione sulla mafia nei territori toscani e su chi ogni giorni è in prima linea per combatterla. Interverranno  Anna Maria Santin, presidente sezione soci Coop Valdarbia;  Giovanni Lo Iacono, presidente cooperativa “Rosario Livatino” Libera Terra di Agrigento; Massimo Granchi, assessore Comune di Monteroni d’Arbia; Daniela Palazzi, vice presidente consiglio di sorveglianza Coop Centro Italia. L’iniziativa si concluderà con una cena a base di prodotti “Libera terra” provenienti dai territori confiscati alla mafia (offerta minima per partecipare 15 euro). Il ricavato della serata sarà devoluto alla Cooperativa “Rosario Livatino”.

Info utili Prenotazioni entro giovedì 11 ottobre presso i punti vendita o ai numeri 338 6973612 Monia (Buonconvento), 347 1941829 Loriana (Monteroni d’Arbia), 349 7821785 Anna Maria (Montalcino), 349 7848190 Valentina (San Quirico d’Orcia), 348 7658805 Andrea (Torrenieri).

Libera Nata il 25 marzo 1995 con l'intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia, Libera raggruppa oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. Per valorizzare e dare un nuovo futuro ai territori confiscati è nato il marchio “Libera Terra” che identifica i prodotti, frutto del lavoro di giovani che, riunitisi in cooperative sociali, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia. Queste terre, restituite alla collettività, sono tornate produttive e divenute volano di un circuito economico sano e virtuoso, anche grazie alla partecipazione degli agricoltori biologici del territorio che condividono lo stesso progetto di riscatto.

Chi era Rosario Livatino Magistrato italiano assassinato a 38 anni dalla mafia il 21 settembre 1990. Nella sua attività si era occupato di quella che sarebbe esplosa come la Tangentopoli Siciliana ed aveva messo a segno numerosi colpi nei confronti della mafia, attraverso lo strumento della confisca dei beni. Papa Giovanni Paolo II definì Rosario Livatino «martire della giustizia ed indirettamente della fede».

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