SIENA – Solo una rata pagata su venti previste. Una società del settore alberghiero aveva provato ad aggirare l’obbligo a ripianare il mancato versamento delle ritenute, risalenti al 2017, e dal valore complessivo di oltre 440 mila euro.

Un’omissione che non è sfuggita al Nucleo di polizia economico della Guardia di finanza di Siena, che hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per tale importo. L’operazione, scaturita da indagini precedenti avviate in altra sede, hanno fatto emergere come l’impegno alla rateizzazione fosse stato eluso quasi integralmente.

Il gip, pur nel rispetto della presunzione di non colpevolezza ma riconoscendo, al tempo stesso, un quadro indiziario particolarmente grave, ha disposto il sequestro diretto del profitto di reato (corrispondente alle somme sottratte all’Erario), in via diretta, sulle disponibilità liquide dell’impresa e poi, dove non era possibile, il sequestro per equivalente, di beni mobili e/o immobili del legale rappresentante fino al raggiungimento della somma dovuta. Le indagini patrimoniali e finanziarie hanno consentito di reperire sui conti correnti, intestati della società e dell’indagato, disponibilità liquide pari ad oltre 440 mila euro.

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